Autoesaltazione del sindaco Palozzi

Abbiamo in molti ricevuto durante il periodo delle feste l’autoesaltazione delle imprese del sindaco Palozzi al governo del comune di Marino per cinque anni. Siamo costretti al riguardo a fare alcune considerazioni.
Innanzitutto il riconoscimento della bontà delle varie iniziative non va fatto da chi le ha realizzate, ma da chi le ha subite e che il sindaco di una città ha il dovere di fare qualche cosa e non può stare solo a guardare e che in questo caso dovrebbe rispondere di omissione di atti di ufficio.

Più analiticamente, lasciando a persona più competente l’aspetto finanziario dell’opera del sindaco Palozzi, osserviamo:

1) che il Piano Regolatore Generale, che il suddetto sta con zelo eccessivo applicando (a nostro parere, questo potrebbe essere sempre modificato) fu redatto non dal sindaco di centro sinistra Onorati, ma dal precedente sindaco di centro destra Desideri, e che il sindaco Onorati ebbe solo, come Palozzi, la debolezza, assolutamente criticabile, di non modificarlo;

2) che la cura delle scuole comunali rientra tra i doveri primari di un sindaco e non è vero che la manutenzione, anche straordinaria, non fu compiuta anche dalle precedenti amministrazioni: ad esempio, come tutte le società sportive , che hanno usufruito delle palestre comunali per la loro attività, possono testimoniare che le coperture delle palestre comunali delle due scuole medie di Frattocchie e Santa Maria delle Mole sono state annualmente riparate ed anche interamente ristrutturate, a causa della continua infiltrazione delle acque piovane, che rendeva impraticabile,anzi pericolosa, l’attività didattica e sportiva;

3) che di fronte all’incontrollato aumento della popolazione delle tre frazioni di Marino, Frattocchie, S. Maria delle Mole e Cava dei Selci, in parte già realizzato, con la concessione continua di permessi di costruzione , e in parte, sembra la maggiore, da realizzare con ulteriori permessi, appare assolutamente irrisoria la costruzione di un solo asilo nido in S. Maria delle Mole, dove dovrebbero andare a sistemarsi oltre 15.000 nuovi abitanti, di cui certamente numerosissime giovani coppie, con presumibile capacità procreativa;

4) che il palazzetto dello sport di Cava dei Selci, per la sua infelice ubicazione a causa del rispetto del cono aereo – cono già ampiamente e impunemente violato alla stessa epoca dal palazzo del ghiaccio ed oggi assolutamente dimenticato nella concessione dei nuovi permessi di costruzione – palazzetto per questo costruito in zona molto bassa e soggetta ad allagamenti, è stato già altre volte oggetto di ristrutturazioni sia della copertura, sia dell’interno, anche a cura delle società private che ne usufruivano;

5) che la tensostruttura, realizzata dalla precedente amministrazione di centro-sinistra e poi lasciato a marcire per le beghe politiche dell’epoca e per la incuria di tutte le autorità comunali e statali, è stato da poco ristrutturato – ò vero – sotto l’amministrazione del Sindaco Palozzi e a spese del comune, che si è impegnato a pagarne il costo in tre anni, costo (oltre 60.000 euro) che, peraltro, è stato per ora anticipato interamente dalle società che ne usufruiscono, i gruppi sportivi Pallacanestro e Pallavolo Marino;

6) che del centro sportivo sulla via Nettunense, con annessa piscina coperta, non vi era necessità, considerate le numerose palestre che negli anni sono state aperte nella zona, e che l’opera serve, quasi esclusivamente, a mascherare una nuova speculazione edilizia a danno dell’ultima grande vigna di Frattocchie, quella di proprietà Galbani, sostituendo il cemento al verde per il profitto di pochi costruttori , a tutto danno dell’ambiente e della salute degli abitanti;

7) è, infine, risibile la preoccupazione del Sindaco Palozzi per il verde pubblico: egli, a fronte di veri parchi diventati ormai naturali, che egli e i suoi amici e colleghi, vogliono urbanizzare, la ex vigna Negroni e la proprietà Tudini, va alla ricerca , specie a Frattocchie, di piccoli spazi, dove sono precluse o poco remunerative le costruzioni, da sistemare a verde. Probabilmente il sindaco Palozzi, cui sta molto a cuore l’ecologia, ha scoperto nel cemento proprietà speciali e miracolose, che sostituiscono per l’ambiente i benefici del verde! Ma al riguardo dobbiamo chiederci se il sindaco Palozzi ha dimenticato o non sa affatto che a Frattocchie esistono i ruderi del circo romano, di epoca augustea, detto di Boville, sito meritevole di qualche campagna di scavo, la quale, finanziata da enti nazionali e sopranazionali, potrebbe dare lavoro a centinaia di giovani! Ma probabilmente egli teme che le nuove scoperte potrebbero impedire il rilascio di nuovi permessi a costruire;

8) quanto all’ospedale di Marino, per ora, tranne le promesse, non si vede nulla di buono!

9) Per il futuro, il sindaco Palozzi si impegna a sostenere le attività produttive, ma dimentica di annoverare tra queste specificamente l’agricoltura e la viticoltura, che rientrano tra le attività produttive espressamente contemplate dallo Statuto di Marino. Statuto, il quale dovrebbe avere per questo comune lo stesso valore che la nostra Carta Costituzionale ha per lo Stato italiano Ma l’omissione del sindaco Palozzi è giustificata! Come potrebbe il predetto menzionare l’agricoltura e la viticoltura, se il suo progetto prioritario è quello di far scomparire il verde a Marino per far posto a cemento e mattoni?!