Sognando Montecitorio
Oggi mi sento un po’ strano. Anche la colazione aveva un sapore più amaro. Forse è questo tempo strano, che mi mette di malumore. Eppure avrei mille ragioni per essere contento. Ieri per esempio, finalmente , ho sistemato quel mio amico alla municipale. Cioè veramente era la figlia.
Era un anno che mi stava alle costole come un segugio, non mi mollava un giorno, un assillo… Però a lui non potevo dire di no. Siamo amici da sempre, abbiamo cominciato insieme in sezione, me ne ha portati di voti… Ma basta con queste divagazioni.
Ho pensieri strani. Tra qualche anno me ne andrò, spero anche prima, e cosa lascerò? Gli introiti delle licenze finiranno. D’altra parte non c’è rimasto un filo d’erba disponibile. Tutti gli impegni di spesa per mantenere sto c….. di macchina politica, invece, saranno tutti lì. I nodi verranno al pettine…. In fondo il solito meccanismo della catena di S. Antonio. Lasciamo perdere. Tanto fra qualche anno ‘sto cavolo de paese magari sarà sprofondato insieme a tutta l’Italia….. Se no va a finire che dovrò andarmene da qui, come il mio amico F.
Certo da ragazzo credevo di poter cambiare il mondo, o almeno il mio paese. Ci sono nato , la mia famiglia è qui da sempre. Ma poi la vita ti cambia. Questa assurda vita fatta di riunioni incontri fino a tarda sera, frequentazione di certa gente… Te ne cresce di pelo sullo stomaco. Al diavolo, mi sta prendendo proprio male. Basta, ho deciso. Stasera annullo tutti gli impegni della campagna elettorale, domattina se è bello prendo il SUV e me ne vado al mare con la famiglia, mi ricarico un po’ le batterie e si ricomincia. Chissà, forse tra 2 o 3 anni starò a Montecitorio!
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