L’anti casta esiste. Molti Cittadini di Marino hanno capito che il Movimento Tammaro Sindaco può rappresentare il Cambiamento che tanti aspettano. E quando l’anti casta si muove succedono cose incredibili: a Marino centro – grazie ad un donatore generoso — apre gratuitamente il primo Comitato Elettorale del Movimento Tammaro Sindaco. E’ un segnale importante ed una opportunità che viene data a tutti di conoscere non solo il candidato sindaco Adolfo Tammaro ma anche la squadra di Giovani, Donne e Uomini del Movimento Tammaro e la loro proposta per Ben Vivere a Marino.
“Ben Vivere a Marino. Questa è la sintesi del nostro programma” dichiara Adolfo Tammaro “non chiediamo solo un voto, chiediamo la partecipazione attiva del Cittadino e ci impegniamo a dare maggiore Qualità della Vita, rispetto per l’ambiente ed il Territorio, garanzia di legalità e rispetto dei diritti e doveri.”
L’assemblea pubblica sarà l’occasione per ribadire di nuovo con chiarezza che il Movimento Tammaro vuole portare avanti un rinnovamento completo del Consiglio Comunale e prende le distanze dalla vecchia politica. “Apparentamento? No Grazie.” continua Adolfo Tammaro: “Lo ripeto ad ogni occasione. Siamo nati come movimento di Cittadini stanchi della vecchia politica. Vogliamo rappresentare anche quei Cittadini stanchi di votare. Nessun apparentamento è possibile. Non ci riconosciamo nè con la destra di Palozzi, né con la sinistra di Onorati, né con i candidati opportunisti e silenziosi che non prendono una posizione trasparente prima del voto. Se i Cittadini vogliono continuare a dare fiducia ai soliti politici professionisti è un loro diritto ma il risultato sarà una Città dormitorio. Se invece vogliono privilegiare la Qualità della Vita e la possibilità di creare del Lavoro con idee nuove allora devono scegliere la nostra proposta”.
Il Cambiamento è già partito.
A partire da Giovedì 28 alle 21,00 a Marino centro in Corso Trieste 61a il nuovo Comitato Elettorale di Marino Centro del Movimento Tammaro diventerà il luogo dove le Persone potranno parlare, con rispetto per l’altro ma con una netta divisione tra vecchia politica e reali bisogni del Cittadino.
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