Commento ai recenti festeggiamenti della Sagra dell’Uva a Marino

Riceviamo dal responsabile delegato per la Federazione dei Verdi a Marino e pubblichiamo

Tutto ok! Anche quest’altra Sagra è andata. L’affluenza è stata delle migliori; la Polverini ha fatto il suo bagnetto di folla; qualche eccesso sedato dal servizio d’ordine (vera novità di queste ultime edizioni). Tutti dicasi tutti, dai rumeni ai comunisti, dagli albanesi agli arabi, a riprova di una reale integrazione (poichè di comunista a Marino è rimasto qualche cinese). Tutti hanno venduto di tutto, all’insegna di una Sagra “globale”; alla mescita delle fontane marinesi e negli stands improvvisati in ogni dove, il vino (rigorosamente di basso taglio) era certamente italiano, forse laziale; l’uva distribuita era campana o pugliese; sedicenti le romanelle casareccie; assai improbabili le ciambelline rustiche; i maiali pompati dell’Est europeo, quì arrostiti in forni industriali al kerosene, spacciati per porchetta al forno a legna; mais abbrustolito forse OGM; fondi di magazzino ripuliti ben bene …e l’omo campa, con un po’ di fegato ingrossato, ma campa! Eppoi di questi tempi va bene vendere di tutto, anche le figliuole sedicenni, purchè si faccia cassa …profitto! O no?

La macchina amministrativa ha funzionato a meraviglia; Mister mille voti ci ha pure sciacquettato, all’alba, quanto rimesso della plebaia notturna; l’assessore alla Cultura ha trascurato la poetica cornice dell’Antiquarium ed ha optato per la tanto prosaica ma necessaria presenza nelle piazze affinchè, sul posto e nei dettagli, sia stata garantita efficienza e celerità organizzativa che, poi, effettivamente c’è stata. Dunque: complimenti! Ma cosa vogliamo di più? La Sagra dell’Uva post- moderna è questa! Fiction a go go! C’è forse dell’altro?

Quà e là rimangono i soliti ronzii …brontolii …mal di pancia! Dovuti alla bieca e banale realtà che tanto ci annoia, ci angoscia …huffff! Come il brusio lamentoso di quel che rimane dei piccoli viticoltori locali, obbligati dalle Cantine Sociali a vedersi – forse – pagata oggi, l’uva portatagli due, tre anni fa’ (sic!!). Metodologia scientifica che, nel tempo, li ha così indotti e tutt’oggi lì induce a dismettere la propria attività per vendere il proprio fazzoletto di terra ai pochi facoltosi latifondisti (fenomeno ben analizzato dall’Osservatorio regionale all’Agricoltura nel Lazio). Per non parlare del caporalato, del lavoro nero e dell’immigrazione clandestina che – in queste ore – imperversano nelle attività vitivinicole locali, regionali, nazionali, per ripresentarsi tali in ogni lavoro stagionale. Per un settore, quello agro-alimentare, primo in Italia a nel Lazio per evasione fiscale (31,4% del totale/Agenzia delle Entrate 2010).

Vabbè ma tutto ciò che centra con la Sagra dell’Uva? Con la festa paesana per eccellenza? Cosa hanno a che fare economia e finanza con folclore e tradizione? Perchè dobbiamo rovinarci i postumi di una festa da poter ritenere “totale”, dato che a ciò che maggiormente interessa ai marinesi si sono aggiunte formidabili coincidenze: il clima mite e ridondante, centinaia di migliaia i visitatori, mettici pure i trionfi calcistici locali e capitolini! Cribbio …sembra proprio che Marino abbia abbandonato la sfiga della Sinistra locale e attraversi, finalmente, un periodo di fantastica positività. Dunque: quale migliore occasione per prorogare i festeggiamenti almeno per un altra settimana. Sindaco ci pensi seriamente! Dovete pretendere di ri-sfilare per le vie cittadine accompagnati dai vertici nazionali del PdL governativo (al trionfo elettorale locale vi devono rispetto e riconoscimento, o no?) al Vostro fianco vogliamo i Ministri …chessò: la Carfagna! O la Brambilla! Un’evenienza che al popolo marinese, così irrimediabilmente provinciale e fondamentalmente rurale, potrebbe provocare qualche impennata poco elegante, ma assolutamente genuina, quale potrebbe essere un corale …EEELLALLAAA FACCELA VEDEEEE FACCELA TOCCAAAA!!! Sindaco Palozzi, Lei che appartiene al partito più “generoso” della storia della Repubblica, ci pensi …seriamente! Proroghi i festeggiamenti. Coraggio… lo faccia!!

Anche perchè rimane poco tempo per restare allegri, poichè ben altra coincidenza incombe sui festeggiamenti di questa Sagra dell’Uva e sui destini di molti marinesi suoi concittadini. Di fatti dal primo ottobre 2011, guarda caso nel pieno dei nostri festeggiamenti (…che non sia un altro scherzo di Tremonti?) entrano in vigore le nuove modalità di riscossione di Equitalia per debiti con lo Stato contratti dal 2007 (imponibili sui redditi, IVA, IRAP). In molti siamo convinti che a Marino e non solo, ne vedremo delle belle (belle?), dato che il Lazio è una di quelle Regioni dove si restringe la forbice delle percentuali di popolazione coinvolta (1 persona su dieci/media nazionale; 1 su 6 nel Lazio). Equitalia avviserà gli interessati a saldare il debito in 61 giorni dopodichè procederà con strumenti coercitivi, i soliti ma ‘sta volta inappellabili, quali: ipoteche, pignoramenti anche bancari e presso terzi, ganasce fiscali etc etc etc (www.gruppoequitalia.it). Tutto ciò consentirà il recupero immediato di 400 miseri milioni di €, e lo si fà tra chi difficilmente potrà sfuggire cioè piccoli commercianti; normali cittadini, in dietro con i pagamenti tariffari o morosi per mutui inevasi con le banche. Mentre poco o nulla ci è stato detto su come lo Stato vuole recuperare su i 120 miliardi di € di evasione fiscale l’anno o su i 60.mld.€ spesi per la corruzione, oppure i 350.mld.€ di economia sommersa e nulla ci viene detto su come si intende recuperare le tasse su i 500.mld.€ depositati all’estero. Per non parlare del debito pubblico arrivato e fermo a 1800.mld.€ (leggi: Soldi rubati di Nunzia Penelope, Ponte alle Grazie 2011).

Sono ad attenderla non poche rogne e grattacapi. Suvvia… proroghi i festeggiamenti! Sindaco Palozzi, ci faccia ubbriacare ben bene, così agli 8000 emissari di Equitalia, prossimi a bussare alla porta delle nostre case, potremo giocare la carta di non essere in grado di intendere e volere.

Cara la nostra Nannì …semo arivati a la fruttaaaaa… è seriamente a rischio la pace sociale… Athene, New York, London calling!!

Il responsabile delegato per la Federazione dei Verdi a Marino
Ivano CICCARELLI

 

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