Arvas, gli angeli della corsia
Si terrà lunedì 24 ottobre (ore 16) presso l’Aula Magna dell’INI divisione Grottaferrata, l’inaugurazione del Corso di Formazione per volontari di assistenza sanitaria promosso dall’ARVAS, associazione regionale impegnata nel sostegno psicologico delle persone in difficoltà.
Organizzato con il patrocinio dei Comuni di Marino e Grottaferrata, in collaborazione con Associazione Medici Cattolici Italiani, INI e Asl Rm H, il corso si concluderà il prossimo 23 gennaio 2012.
La direzione del percorso formativo è affidata a Giuseppe Pulvirenti, direttore sanitario Divisione INI Grottaferrata. Le attività saranno coordinate da Marina Oggioni, responsabile Arvas Gol 49 Marino, il gruppo locale più grande dei Castelli Romani attivo presso il San Giuseppe di Marino dal 1990.
All’incontro di presentazione, coordinato dal presidente Arvas Silvio Roscioli che illustrerà i dettagli del corso e i fondamenti dell’etica del volontariato, prenderanno parte i sindaci di Marino e Grottaferrata, Adriano Palozzi e Gabriele Mori con gli assessori ai Servizi Sociali Remo Pisani e Maria Giuseppa Elmo. Con loro i direttori sanitari Asl Rm H, Polo H1 e San Giuseppe di Marino Vittorio Amedeo Cicogna, Michele Di Paolo e Raffaele Galli.
Alla presentazione prenderanno parte molti tra i medici e gli operatori coinvolti nell’attività di formazione promossa dal gruppo di volontariato, che prevede un programma di lezioni teoriche integrate da un percorso di tirocinio al termine del quale verrà rilasciato un attestato di idoneità che permetterà l’iscrizione all’Arvas.
«Regalare un sorriso, prezioso, che aiuti ad affrontare e superare i momenti di difficoltà. E’ quanto l’Arvas mette in pratica da anni nel suo impegno, silenzioso, in favore degli altri. Un modello di vita, un’esperienza di valore straordinario da promuovere quale esempio per una comunità sempre più solidale.- dichiara il sindaco Adriano Palozzi -. Un grazie a tutti coloro che, come i volontari dell’Arvas, in nome di valori quali umanità, amicizia e solidarietà, regalano le loro capacità e il loro tempo agli altri. A loro la nostra riconoscenza insieme a quella di chi ha ricevuto in dono i loro sorrisi».
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