Dopo l’esito del referendum contro la privatizzazione del servizio idrico del giugno scorso, sembra essere calato il silenzio sulle problematiche relative alla gestione dell’acqua. Ci si dimentica che con il prevalere del SI a grande maggioranza, anche sul secondo quesito referendario, dovrebbero essere eliminati gli utili privati dal calcolo della tariffa pagata dai cittadini. Ma tutto tace…
ITALIA NOSTRA Castelli Romani, da sempre impegnata sulle problematiche inerenti alle risorse idriche nell’area dei Castelli Romani, rivolge pubblicamente dieci domande ad ACEA Ato2 riguardanti alcuni aspetti fondamentali della gestione delle risorse idriche troppo spesso trascurati.
Le domande sono rivolte ai sensi dell’art. 162 comma 1 del D.L. 152/2006 (Codice dell’ Ambiente).
Vogliamo sperare di poter ricevere delle risposte per un dibattito pubblico aperto e chiarificatore.
Dieci domande al gestore del servizio idrico integrato Acea Ato 2
- E’ stato risolto ed è, quindi, noto il bilancio idrico per il comprensorio dei Castelli Romani (Idrostruttura Albana)?
- E’ stato risolto ed è, quindi, noto il bilancio idrico per i singoli Comuni dei Castelli?
- E’ stata quantificata la perdita in rete nei Comuni dei Castelli?
- E’ nota, nel comprensorio dei Castelli, la planimetria delle reti di distribuzione dell’acqua potabile?
- Quali sono le diverse fonti d’acqua (sorgenti interne, pozzi artesiani ed apporti esterni) che vengono utilizzate per l’ approvvigionamento idrico nei Castelli?
- Quali sono le caratteristiche chimico-fisico-biologiche dell’acqua distribuita nelle nostre abitazioni?
- Le analisi secondo quali metodiche sono state effettuate?
- Quali sono gli strumenti analitici utilizzati per le misure?
- E’ stata valutata la riduzione della capacità di infiltrazione nei suoli?
- Perché il livello idrometrico di riferimento del lago Albano continua a scendere dall’inizio degli anni novanta? Italia Nostra Castelli Romani?
Italia Nostra
Castelli Romani
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