Marino: Ambrogiani, il destino del Palaghiaccio approda in Consiglio comunale

Il Consigliere comunale del Partito Democratico presenterà una interrogazione nella seduta consiliare di lunedì 7 Novembre

Il destino del Palaghiaccio di Marino approda in Consiglio comunale. Il Consigliere Pd, Sergio Ambrogiani, lunedì prossimo presenterà una interrogazione al sindaco per chiedere delucidazioni sul futuro di uno degli impianti sportivi più importanti del Lazio.

“La struttura – esordisce l’esponente democratico – è chiusa ormai da mesi e per continuare l’attività sportiva è stata montata, lateralmente all’impianto originario, una tensostruttura. Sulla sua sorte sembra incombere l’ombra di un nuovo ipermercato: sono preoccupato poiché già nel 2010 – continua Ambrogiani – un complesso vitale come la “Fonte San Pietro” ha abbassato le serrande per divenire poi un centro commerciale. Il Palaghiaccio avrà lo stesso destino? Mi auguro di no ma credo sia fondamentale mantenere la finalità sportiva della struttura. È necessaria una nuova valorizzazione ma senza creare l’ennesima piattaforma alimentare che danneggerebbe la qualità della vita di cittadini e negozianti”.

Per Ambrogiani il Palaghiaccio è un simbolo sociale, un’icona di prestigio per tutta la comunità di Marino: “Questo è nato anche con finanziamenti a fondo perduto, è nato anche su territori strappati grazie alla lotta fatta dai cittadini ed è nato anche da una concessione “perpetua”, approvata in un Consiglio comunale di tanti anni fa. Dobbiamo rivalorizzarlo, rivalutando al contempo il verde della zona e ampliare la cittadella dello sport. L’Amministrazione comunale, in tal senso, deve farsi carico di trovare un accordo e sostenere il privato che ne detiene la proprietà”. Per il piddino, dunque, “mantenere l’attuale destinazione d’uso” è la base di partenza: “Marino non necessita di un altro shopping center, che causerebbe solo un arrivo ulteriore di macchine e inquinamento, per giunta in una zona già disastrata dal radon, dalle polverini sottili dell’aeroporto e da una viabilità vergognosa. Un intervento del genere – conclude Ambrogiani – nuocerebbe gravemente alla salute del commercio di bottega, del negozio di vicinato, della piccola impresa, che oltre a dare vivacità e sussistenza economica al territorio, rappresentano un volano di socialità, di aggregazione e quindi di garanzia della sicurezza cittadina”.