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Lavori pubblici elettorali: chi paga?

Noi tutti ci ricordiamo i lavori di rifacimento del manto stradale sulle nostre strade in piena campagna elettorale: un’orgia di asfalto che si è consumata in meno di un mese! Una prova di forza del ricandidato Sindaco Palozzi, fatta in spregio di qualsiasi criterio ragionevole di pianificazione! Una mossa sicuramente pagante, efficace per convincere la popolazione a votarlo.
Per fare i lavori fu invocata persino l’urgenza, come se, di colpo, le strade fossero state improvvisamente colpite da chissà quale cataclisma! Ma tutti sanno che niente di tutto questo è successo e le strade sono state lì a gridare vendetta per cinque anni, fino a quando, solo in campagna elettorale, si è trovato il modo di accorgersene, ravvisando l’urgenza (e forse l’impellenza) di fare i lavori.

Ma tant’è. Strade lisce, buche ripianate, un sacco di soldi spesi e lo share di gradimento alle stelle con una vittoria schiacciante: il giusto sugello ad una campagna elettorale condotta dal vincitore nel segno di spregiudicatezza e opportunismo!

Ora, passata la buriana elettorale possiamo crederci: tanta avventatezza ha pagato? Forse i lavori si sarebbero potuti fare con più criterio, integrando tutte le esigenze della città, come il rifacimento delle fogne, in modo da minimizzare i costi ed annullare gli sprechi.

Eppure, ad appena 7 mesi dal clamoroso successo elettorale del Sindaco Palozzi, alcune delle strade rifatte a caro prezzo a spese di noi cittadini sono state di nuovo letteralmente “sventrate”.

Un esempio su tutti: via Parco degli eroi a Marino Centro.

In questi giorni, i cittadini del quartiere stanno vivendo una situazione di stress per i lavori che ACEA sta eseguendo in merito alle verifiche della rete fognaria.

Le foto parlano da sole: il manto stradale è stato violentato e alcune buche sono state “sistemate” con il solito “asfalto freddo”, che verosimilmente si sfalderà alle prime piogge dell’ormai prossimo inverno.

A questo punto ci si chiede: siamo proprio sicuri che rifare il manto stradale ad aprile, invocando un’urgenza evidente solo alla Giunta, e disfarlo poi a novembre, lasciando buche qua e là sulla strada, sia stata una scelta per il bene dei cittadini?

E ancora: chi pagherà l’incapacità di sapere spendere bene i soldi programmando in modo decente gli interventi nel tempo?

Dovremo forse aspettare la prossima campagna elettorale (per concorrere alla Provincia, alla Regione o al Parlamento, non importa) per vedere risistemate tutte insieme le nostre strade? E a quel punto, chi pagherà?

Purtroppo a questa ultima domanda sappiamo dare una risposta sicura: pagheremo sempre e solo noi cittadini!

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