“Ciampino, inaccettabile piano di Enac e Adr su aumento dei voli”

comunicato stampa degli Ecologisti Democratici Lazio

Dura presa di posizione degli Ecodem del Lazio: “Tutelate le lobby a danno dei cittadini”

“Il piano di Enac e Adr sull’attiv it à dell’aeroporto di Ciampino è inaccettabile e va respinto”: dura presa di posizione degli Ecologisti Democratici del Lazio contro il Contratto di Programma dell’Ente nazionale per l’aviazione civile e Aeroporti di Roma che verrà presentato domani, martedì 13 dicembre a Fiumicino, e che prevede un aumento dei voli anche nello scalo dedicato a “Giovan Battista Pastine”.

“Dopo che la grave s it uazione ambientale e san it aria nell’area intorno all’aeroporto ‘Pastine’ è stata ampiamente certificata da atti pubblici e indagini epidemiologiche – sottolineano Marco Ciarafoni e Pierluigi Adami, rispettivamente portavoce nazionale Ecodem e del coordinamento regionale dell’associazione – ci aspettavamo soprattutto dall’Enac, ente tecnico responsabile del traffico aereo, l’applicazione di piani di tutela delle popolazioni residenti. Ci attendevamo pertanto la riduzione dei voli a Ciampino, aeroporto palesemente inadeguato, con le ab it azioni a 150 metri dalla pista, e quindi pericolosamente inquinante”.

“Al contrario, nel piano per Ciampino si prevede un costante, sia pur moderato, aumento dei voli all’anno (circa duemila) e dei passeggeri (circa 400mila) sino al 2019. Si tratta di una programmazione irresponsabile, un atto grave che va respinto fermamente. Anche i ripetuti richiami delle amministrazioni e delle istituzioni (in particolare la deliberazione della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati nel 2007) che chiedono un urgente riduzione dei voli a Ciampino sono rimaste ‘lettera morta’. Questo piano – continuano gli esponenti Ecodem – persegue la sconcertante pol it ica di Enac di ignorare le leg it time richieste delle popolazioni, privilegiando gli interessi privati del gestore e delle compagnie low – cost come Ryanair”.

“La normativa sul rumore aeroportuale è chiara – sottolineano nello specifico Marco Ciarafoni e Pierluigi Adami –, e prevede la messa in atto di azioni di risanamento e abbattimento, dal momento che migliaia di c it tadini risultano vivere in un’area non compatibile con l’uso residenziale. Il Decreto specifico del Ministero dell’Ambiente del 29 novembre 2000 impone infatti che si data prior it à alla riduzione del rumore alla sorgente, ossia lim it ando i voli. D’altronde, nessun’altra azione potrà riportare nei lim it i di legge i valori, oggi ampiamente fuori norma, del ‘rumore aeroportuale’ Lva, misurato dalle centraline sotto le rotte di atterraggio e di decollo. La stessa Arpa ha stimato che l’aeroporto di Ciampino non dovrebbe sostenere più di sessanta movimenti aerei al giorno. Invece già oggi ne sopporta ben 148: una cifra destinata ad aumentare con il nuovo piano Enac e Adr”.

“Invece di rispondere agli interessi privati e al potere di certe lobby – concludono gli Ecodem – Enac dovrebbe tutelare i c it tadini e provvedere al trasferimento dei voli a Fiumicino, aeroporto che Adr sostiene essere però ‘saturo’, solo per giustificare una continua ed inaccettabile speculazione edilizia. Solamente così si potrà liberare i c it tadini di Ciampino, Roma e Marino dal peso ormai insostenibile dei voli in eccesso”.