Leggendo il contenuto della comunicazione sembra di avere davanti il disperato SOS inviato dagli occupanti di una trincea, nella quale non solo i rinforzi non arrivano da lungo tempo, ma addirittura vengono diminuiti i rifornimenti delle vettovaglie. Nel messaggio si comunica che la biblioteca è chiusa da diversi giorni e per molti altri ancora lo sarà. Quale sarà il motivo? Ristrutturazione, come dice il sito del Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani? Oppure l’immissione di nuovi libri?
Niente affatto! Banalmente, il fornitore della corrente elettrica ha staccato il contatore!
Sia allora concesso il paragone bellico perché, com’è noto, nel nostro Paese si legge sempre di meno: il numero di libri letti dal popolo italiano calano di anno in anno. E chi si impegna, quotidianamente, per promuovere la cultura e la conoscenza, è costretto quindi a combattere una vera e propria ”battaglia” quotidiana per arrestare questo stillicidio. Segue poi un disperato appello affinché gli utenti della biblioteca contribuiscano a risolvere la situazione.
Questa situazione stride con le parole pronunciate dal nostro amato Sindaco, Adriano Palozzi, durante la campagna elettorale: “favorire l’accesso alla formazione e alla cultura, superando gli ostacoli socio-economici”.
Perché il Comune non interviene con la puntualità e l’efficacia di cui va incensandosi ad ogni occasione? Perché i dipendenti della biblioteca non vengono rassicurati, tanto da ritrovarsi costretti a fare appello ai cittadini?
In un periodo in cui il livello culturale delle nuove generazioni è sempre più basso ci sembra grave che non vengano supportate le strutture adibite alla pubblica fruizione dei libri e sentiamo di fare un plauso ai volontari di Marino Aperta Onlus che da 9 anni tengono aperta una biblioteca a Frattocchie con circa 5000 libri, con un punto di navigazione internet, a completo accesso gratuito sia per internet sia per i libri, senza mai aver avuto nessun contributo per questa importante iniziativa dal Comune Marino ma mantenendosi solo con le donazioni dei soci e la collaborazione della Parrocchia di Frattocchie.
Forse, dopo i recenti avvenimenti, come il finanziamento promesso ma mai erogato all’associazione culturale ”Bacco Jazz Festival”, ed il denaro speso per giocattoli di dubbia utilità, la domanda da farsi è: ”Alla nostra amministrazione comunale interessa davvero la cultura? Sopratutto, che concezione di cultura ha?”