Ryanair supera Alitalia: le lacrime di coccodrillo dell’ENAC

Mentre a Ciampino e Marino i cittadini continuano a soffrire del fortissimo impatto ambientale imposto dagli aerei dell’aeroporto Pastine, aerei che in 10 anni hanno più che quintuplicato il traffico in barba a tutte le norme, la Ryanair, che di Ciampino ha fatto il suo avamposto in Italia, festeggia il superamento di Alitalia, imponendosi come prima compagnia aerea per trasporto di passeggeri nel 2011 sui nostri cieli.
Molti saranno anche contenti di questo, convinti che low cost con Ryanair significhi esclusivamente volare a basso costo. Peccato che come italiani ci rimettiamo due volte.

Mentre con la mano destra, pagando profumatamente noi, abbiamo salvato l’Alitalia per riaffermare l’italianità del volo aereo sui nostri cieli, con la mano sinistra abbiamo lasciato che Ryanair infrangesse tutte le regole del buon senso e dei contratti lavorativi, regalandole, a volte anche con incentivi, il possesso di fatto dell’aeroporto di Ciampino. Basta pensare che Ciampino con i suoi low cost Ryanair, invece di stare a 50-70 km dalla Città Eterna come tutti gli altri aeroporti low cost d’Europa, si posiziona addirittura più vicino dello scalo principale di Fiumicino.
E’ chiaro a tutti che questo primato di Ryanair si basa sul ruolo assunto dall’aeroporto di Ciampino e sul richiamo di Roma, potendo la Ryanair effettuare nello scalo del Pastine anche le manutenzioni dei suoi vettori.

La regia di tutto questo inciucio all’italiana si riconduce a quell’ENAC guidata da Vito Riggio che prima ha fatto negli anni ponti d’oro a Ryanair per atterrare a Ciampino e che oggi si accorge, come se prima fosse dormiente, che visto il superamento di Alitalia, forse qualche problema c’è.
Non quello della salute dei cittadini di Ciampino e Marino, ovviamente, ma c’è un problema di concorrenza sleale. Per usare le parole di Riggio “l’Europa si deve porre un problema di competizione a condizioni eque, visto che Ryanair non applica contratti italiani e paga tasse meno onerose in Irlanda”.
Per essere più precisi, da una nota del sindacalista Paolo Maras si comprende che “la Ryanair non paga ai lavoratori italiani i contributi né da diritto alla pensione”. Per questo i sindacati hanno presentato recentemente un esposto a varie Procure.

Mentre la mano destra di ENAC accarezza Ryanair, la sinistra si agita per indicare che ci sono problemi.
Peccato che gli abitanti di Marino e Ciampino queste cose le dicano da 7 anni, senza che nessuno di quelli che contano si sia degnato di affrontare e risolvere il problema.