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Dopo le critiche e i primi scollamenti Silvagni cerca il “dialogo costruttivo”

Riportiamo di seguito una dichiarazione di Fabio Silvagni dove il coordinatore PdL di Marino, ultimamente oggetto di critiche dall’interno della stessa maggioranza di centrodestra, parla di “riqualificazione del territorio”, cita Lucia Annunziata e auspica “dialogo costruttivo”. Le considerazioni a riguardo le lasciamo ai nostri lettori.

Quale futuro per Marino!

Il momento di crisi sociale economica del Paese impone a tutti i rappresentanti politici, istituzionali e alle forze sociali un momento di coesione al fine di rispondere alla grave crisi politica ed economica che l’Italia, ma anche Marino, sta attraversando.

La coalizione che ha portato alla riconferma il Sindaco Palozzi soltanto un anno fa, ha nei fatti anticipato quanto anche a livello nazionale stia emergendo soltanto ora ovvero la necessità dell’unificazione del centro e della destra, ma anche delle forze politiche più riformiste di tutto il Paese per dare insieme delle risposte concrete.

L’archiviazione nei fatti ad esempio del Terzo Polo da parte del suo leader Casini indica la necessità di riunificazione di tutti i moderati e dei riformisti, che a Marino è avvenuta da tempo.
Mi rendo conto però che non è ancora abbastanza e siamo aperti ad accogliere tutte le istanze innovatrici e riformiste provenienti dalla società e presenti anche nelle istituzioni.
Ma qual’è la lezione che dobbiamo trarre dalle ultime amministrative?

L’immagine che risulta è quella di un paese diviso in due, è vero che nel Nord l’opzione di centro destra sembra essere stata archiviata ( determinata da una diserzione di massa dei propri elettori, in media 7 % di astensione) con l’eccezione di Tosi a Verona , che viene riconfermato con le stesse percentuali di Palozzi a Marino. Ma scendendo giù lungo la penisola nel Lazio ad esempio, il centro-destra tiene, in Campania le forze politiche al Governo della Regione aumentano i voti cosi come a Catanzaro il Centro-Destra è avanti al primo turno.
Inoltre il fenomeno Grillo nel centro sud non sembra avere lo stesso appeal che al Nord. La stanchezza e la flessione sono fenomeni che riguardano tutti i partiti senza eccezioni, anche di quelli che almeno apparentemente sembrano vincere il primo turno.
Può essere ad esempio interessante analizzare questi dati. Sono 157 i Comuni superiori ai 15.000 abitanti che hanno votato in questa tornata di elezioni amministrative. In attesa dei risultati definitivi di Catanzaro e Palermo, proviamo comunque a fare un riepilogo di quanto è successo. Dopo il primo turno 37 comuni sono già stati assegnati, pari al 23,6%, mentre in 120 città (76,4%) si dovrà ricorrere al ballottaggio per scegliere il primo cittadino. In questi stessi 157 comuni, nelle precedenti elezioni comunali, il numero di secondi turni era stato nettamente inferiore: 77 (49%).

Ciò è un chiaro segnale dello sfaldamento dei due poli e della frantumazione delle scelte di voto degli elettori, dimostrato anche dall’enorme proliferare delle liste civiche.

Che fare dunque?

Una Pubblica Amministrazione può sicuramente fare molto penso ad esempio al settore delle Opere Pubbliche che oltre a dare delle risposte ai cittadini in termini di riqualificazione del territorio può avere riflessi anche in termini occupazionali. Ma il laccio imposto dal Patto di Stabilità sta strangolando tutti i Comuni anche i più virtuosi, che non possono così reinvestire.
Ricordando la recente intervista di Lucia Annunziata in cui, presenti tutti i principali Sindaci d’Italia che, tra le altre cose, sottolineavano come spesso le amministrazioni locali sono chiamate a fare dei tagli alle spese, vorrei aggiungere che a Marino la nostra Spending Review è da un bel pezzo che la facciamo, ma a questo sforzo degli enti locali non fanno seguito i tagli alle amministrazioni centrali.
La caduta del reddito nel territorio impone una grande riflessione sugli interventi e servizi sociali e ci stiamo attivando con tutto il nostro impegno per reperire fondi da destinare a tale importante settore.

Vorrei dare soltanto alcune informazioni aggiuntive proprio su questo settore.
Il Fondo statale per il sociale è passato dagli iniziali 340 milioni previsti, agli attuali 229 milioni del 2012, è in questo quadro che stiamo operando.

La cosa più importante in questo momento è la coesione sociale del nostro territorio, che non può avvenire senza il dialogo costruttivo tra tutte le forze politiche ed istituzionali, ma soprattutto sociali e civiche presenti nel territorio.
Al fine di avvicinare il più possibile i cittadini in particolare i più giovani che hanno maggiore dimestichezza con gli strumenti del WEB mi piacerebbe la messa in diretta dei nostri consigli comunali, ma soprattutto confrontarmi , prima dell’estate in una Tavola Rotonda con tutte le forze politiche, associazionistiche e civiche per meglio ascoltare i bisogni, provenienti dalla nostra Comunità.

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