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Na gita a li Castelli.. in autostrada

Comunicato stampa della Federazione VERDI – Marino

li castelli …diciamo …romani, so’ n’ricordo …de tempi …lontani… così cantava Gabriella Ferri, oggi più che mai premonitrice. E si perché al terzo millennio, i Colli Albani sono arrivati conciati piuttosto male. Colpevole una trasversalissima classe politica che, da sempre asservita ai poteri edificatori, ha permesso l’urbanizzazione dell’intera area geografica. 20 Comuni circa dove oramai vivono 500mila abitanti; due parchi ridotti a poco più che aiuole dove spiccano monti port’antenne; un sistema idrogeologico gonfio di arsenico, coliformi e microcistine; il tutto sorvolato ininterrottamente da aerei lowcost; etc etc. Non basta. Proprio in queste ore, stregoni della neweconomy e sacerdoti post-moderni, sono tornati a far ribollire ‘il loro’ pentolone dello scienza dal quale, dopo l’inceneritore di Roncigliano, trarranno per noi un altro capolavoro: l’autostrada dei Colli Albani!

Leggenda metropolitana? Non proprio!
Stando al “Protocollo in uscita n. 0004922 del 07.06.2012” della Direzione Generale Sviluppo del Territorio del Ministero delle Infrastrutture che, presso la propria sede di Roma, ha convocato per lo scorso 12 luglio ben trentotto (38) enti pubblici diversi, per svolgere la Conferenza di servizi sul Progetto preliminare del Collegamento autostradale Tor de’ Cenci – A1 Milano Napoli. Tra i tanti sindaci convocati, oltre a quelli di Fiumicino e Roma, ne risultano molti dei Colli Albani, precisamente quelli di: Ciampino, Marino, Grottaferrata, Frascati, Monte Porzio, Montecompatri, Zagarolo, Colonna, San Cesareo e Gallicano.
La Conferenza è stata convocata per ottenere …intese, pareri, concessioni, autorizzazioni, licenze, nulla osta e assensi… al progetto definitivo. Un certo pudore istituzionale tiene ancora lontane da queste convocazioni le mafie che, per capacità imprenditoriali e deterrente economico, sono elencate (com’è tristemente noto) in liste assai più discrete, occulte.

In che cosa consiste il Collegamento autostradale Tor de’ Cenci – A1 Milano Napoli?

In 34,5 km di sei (6) corsie doppio senso/scorrimento veloce con annunciato pedaggio a pagamento che, solcando i comuni suddetti, collegherà la bretella A.1 Milano-Napoli alla Roma-Fiumicino. Il costo complessivo, dicono, sia (solo) di 1miliardo 660milioni e 400mila €. Inciderà su quel che rimane di dodici (12) aree protette, quali: Litorale romano, Castel Porziano, Decima Malafede, Acqua Cetosa, Agroromano, Parchi Castelli Romani e Appia Antica, Prataporci, Pantano Secco, Gabi, Fosso Malafede e Passetano.
Avrà molti megasnodi: Tor de Cenci, Laurentina, Anagnina, Casilina etc. Avrà sontuose gallerie, come quella che inabissandosi a Fioranello, passando sotto il Parco dell’Appia Antica, riemergerà all’Anagnina. Il tutto tornerà ad insistere sull’agonozzante sistema idrogeologico dei Colli Albani; incornicerà il DOC frascatano etc etc.

Tutto ciò è utile?
Assolutamente no! Gli eretici pretendono di ‘eliminare’ il traffico. Nel 2012 il ‘buon senso’ semmai direbbe di ‘fermarlo’. Il Ministero delle Infrastrutture, invece, porta il traffico a fare ‘na gita a lì Castelli (possibile che nessuno lo abbia mai spiegato a Monti, a Passera o alla Migliaccio!).

Esiste una soluzione al quotidiano ingolfamento del Gran Raccordo Anulare?
Certo che si: spendere quei soldi per raddoppiare e, dove possibile, triplicare il numero di stazioni locali lungo tutto il reticolo ferroviario provinciale esistente, servendone ognuna con proprio parcheggio di scambio da mettere a disposizione dei pendolari. Ma per gli accademici dello Stato è troppo semplice, quindi impraticabile.

In conclusione?
Una serie di cosucce, semplici-semplici!

 

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