Radon, il gas radioattivo che nuoce alla salute, ma se non se ne parla va tutto bene

la situazione dal 2005 ad oggi 2012

Antefatto – Prima manifestazione dei gas vulcanici (Radon, idrogeno solforato e anidride carbonica) risale al 1995 e poi 1999/2000 con la morte di un certo numero di mucche nell’area di Cava dei Selci.
Anno 2004, convegno regionale sul Radon dove fu deciso di costituire un comitato per il monitoraggio, di sollecitare le Amministrazioni comunali affinché promuovessero specifiche campagne per la rilevazione delle concentrazioni del gas nei propri territori.

Anno 2005, la Regione emana la legge 14/2005 ”Prevenzione e salvaguardia dal rischio gas Radon” che, invano, che fissa al 2007 l’approvazione del Piano per la prevenzione e riduzione dei rischi connessi all’esposizione al gas Radon. Marino, campagna di misurazione negli edifici scolastici e amministrativi di competenza comunale i cui risultati sono trapelati tra il 2007/08.
Anno 2008, primo dei cinque convegni annuali sul gas Radon organizzati dalla nostra associazione, nel quale richiedemmo all’amministrazione di sollecitare l’assessorato regionale per ottenere i necessari contributi finalizzati sia alla esecuzione di una campagna di rilevazione estesa a tutto il territorio, case di abitazione comprese, sia per attuare i lavori di bonifica in quelle Scuole ove la concentrazione del Radon era risultata superiore al limite di legge.
Anno 2009, la Giunta delibera un primo lotto di lavori per la mitigazione del gas radon nei tre plessi scolastici A.Frank, Cieri e Nievo.
Anno 2010, l’intervento deliberato nel 2009 entra tra i lavori da realizzare nell’anno. Viene inoltre deliberato un secondo lotto negli edifici scolastici da realizzarsi nell’anno successivo.
Anno 2012, il primo lotto è previsto per quest’anno, mentre il secondo viene spostato al 2014. Ad oggi nessun intervento è stato realizzato.

La normativa – Gli edifici scolastici e gli edifici comunali costituiscono luoghi di lavoro per il personale sia docente che non; inoltre quelli scolastici sono frequentati da ragazzi di età compresa tra i 6 ed i 14 anni. Il decreto legislativo n. 241 del 2000 ha stabilito come soglia un valore di concentrazione media annua pari a 500 Bq/mc per l’esposizione al gas Radon negli ambienti di lavoro, cui le Scuole sono equiparate. Questo valore rappresenta il “livello di azione” per gli edifici scolastici al di sopra del quale devono essere intraprese, entro 3 anni, le azioni di rimedio per bonificare gli ambienti e ridurre la concentrazione del gas.

Considerazione – Sono trascorsi almeno 7 dalla misurazione che ha sancito il valore di concentrazione superiore a 500 in alcune Scuole del territorio e non ci risulta che sia stato fatto alcunché, tanto è che gli interventi del primo e secondo lotto sono riportati nell’elenco dei lavori previsti nei vari anni che si sono succeduti ad oggi.
Eppure nel saluto che ha aperto il convegno del 2008, l’Amministrazione esordì affermando che la presenza del gas radon nel sottosuolo del territorio rappresenta argomento di assoluta rilevanza per la salute delle persone.
La nostra richiesta di effettuare una campagna di misurazioni che comprendesse anche le abitazioni ed i locali, era mossa dalla semplice considerazione che probabilmente anche nelle abitazioni prossime alle Scuole ci potessero essere concentrazioni superiori, sia al limite di legge sopra riportato, sia ai valori espressi da una raccomandazione europea che prevedeva valore massimo di 400 per le abitazioni esistenti e 200 Bq/mc come limite da non superare per quelle da costruire. Per fare prevenzione sanitaria è essenziale misurare il valore della concentrazione del gas e solo dopo sapremo se occorre, o non, fare i lavori di bonifica.
La letteratura medica è chiara, tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità pone il gas Radon tra le sostanze per le quali è accertata la cancerogenità sull’uomo.

Residente per caso hai letto l’opuscolo che l’Amministrazione ha fatto stampare nel 2009 per divulgare il problema?
Nel caso non l’abbia fatto puoi richiederlo; se vuoi, noi siamo a tua disposizione.

Il portavoce dell’associazione Gruppo di Presenza Mons. Grassi
Corrado Colizza

 

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