Il nuovo tributo comunale sui rifiuti e sui servizi

Colizza: “l’eventuale inerzia amministrativa ci metterà in condizione di non pagare la Tassa sui Rifiuti urbani dal primo gennaio del 2013”

Il “fatto”, deriva dal dettato legislativo, riportato nell’art. 14 dell D.L.n. 214 del 2011, che novella: “A decorrere dal 1° gennaio 2013 sono soppressi tutti i vigenti prelievi alla gestione dei rifiuti urbani sia di natura patrimoniale (tipo TARSU) sia di natura tributaria……”

 

Qualche speranzoso penserà “era ora che una legge ci facesse ridurre le spese”.
Purtroppo non è così. Perché se è vero che oggi paghiamo una elevata tassa, in quanto portiamo troppi rifiuti in discarica (per esempio l’anno scorso vi abbiamo portato il 78% dei rifiuti prodotti anziché il solo 40%), la nuova tariffa sarà più alta perché va ad incrementare il valore della tarsu con un altro 30 – 40%. Se poi qualcuno si domanda perché portiamo una percentuale così alta di rifiuti in discarica è sufficiente ricordare che ciò è stato deciso dalla Giunta comunale, nell’anno 2009, quando ci ha imposto di deporre i rifiuti giornalieri nei cassonetti e nei recipienti collocati nelle vie e nelle piazzette. L’errore rientra nelle prerogative umane, però dopo tre anni di errore il perdurarvi a parte la diabolicità, dimostra la perfetta “ignavia” che caratterizza la nostra amministrazione nel settore dell’igiene urbana.

Si parla di “ignavia, come indolenza eletta a norma comportamentale”, perché la scelta, dati alla mano, oltre che non rispondere agli obiettivi fissati dalla legge – ponendoci quindi fuori legge – dal 2010 al 2012 compreso, ci viene a costare mediamente un milione di euro in più l’anno.
Stando così le cose dovremmo consigliare il Ministro competente di inserire nel nuovo decreto – richiamato nell’art.14 per definire il metodo di calcolo del nuovo tributo – un apposito articolo in base al quale il maggior costo che graverà sui residenti iscritti nel ruololo venga pagato dagli amministratori che non hanno adottato il sistema di raccolta domiciliare, ne promosso la riduzione dei rifiuti.

Tornando all’art. 14, nel periodo transitorio, che inizia col primo gennaio 2013, le amministrazioni comunali debbono calcolare la tariffa utilizzando il DPR n. 158/1999, a suo tempo ignorato dai nostri amministratori.

A proposito di cose strane, ve ne presentiamo una seconda, in modo tale che chiunque, se libero e non “sotto botta”, può chiederne conto ai singoli componenti della giunta ed a tutti i consiglieri. in quanto il Conto Consuntivo del 2011 è passato sia in Giunta e in Consiglio.
Premessa: Il conto consuntivo dell’Ente locale presenta per ogni voce, per esempio delle entrate, l’importo accertato per l’anno (in competenza) e l’importo accertato ma non riscosso relativo agli anni precedenti (residuo).

Quesiti:
Come mai nella voce relativa alla “Tassa Smaltimento R.S.U”. l’entrata di competenza per l’anno 2011 è pari 6.460.000€, mentre il residuo supera i 13.000.000€?
Perchè in poco più di tre anni l’importo non riscosso assomma a 13.000.000? Quanti gli utenti che non pagano?
E perché si consente di rubare euro a chi paga normalmente per garantire l’impunità agli utenti morosi?
E’ per questo che viene aumentata la Tarsu, con tutte le consegiuenze che abbiamo richiamato?

Il portavoce dell’Associazione Gruppo Presenza Mon. Grassi
Corrado Colizza

 

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