Passa la nuova votazione sul Divino Amore: la maggioranza di centro destra si rinsalda all’ultimo momento. Palozzi minaccia pubblicamente di querela il Consigliere Tammaro.

Opposizione autentica da parte di Tammaro: Un lungo intervento con tutti i perchè tecnici che minano l’ennesimo voto sulla speculazione del Divino Amore. Assente al voto tutto il PD e Onorati

Consiglio del 31 ottobre 2012. Ancora un voto sul Divino Amore, ancora un atto coeso della Giunta di Palozzi a favore della cementificazione di Marino. Nonostante i molti malumori, anche presentati alla stampa da alcuni dei soggetti più significativi della maggioranza di destra nei mesi e nelle settimane scorse, qualcosa o qualcuno deve aver convinto i dissidenti (tra questi c’era anche Chiappa, polemico fino al giorno prima con il PDL) a rientrare silenti (perche in silenzio sono stati per tutto il consiglio) per alzare la mano appena richiesto dal loro Capo, leader indiscusso e dominus di Marino, Adriano Palozzi.

Ma andiamo con ordine.
Dopo essere stati costretti ad ammettere, in risposta ad una interrogazione del solito agguerrito Tammaro che a Marino l’Amministrazione non ha la minima idea di quante siano le case vuote sfitte o nuove non vendute, di quanti terreni edificabili sono già inclusi nell’attuale Piano Regolatore e di tutta un’altra sfilza di semplici informazioni urbanistiche che dovrebbero essere conosciute prima di qualsiasi decisione di nuova urbanizzazione, ecco comunque tutti i consiglieri di maggioranza uniti a votare la colata di oltre 1.300.000 mc di cemento sul Divino Amore.

“Ancora Divino Amore?” direte voi.
Sì, ancora Divino Amore perchè dopo la votazione del 3 agosto 2011 due cittadini (per la cronaca il giudice Vincenzo Trezza e l’ing. Marco Carbonelli) avevano presentato circa un anno fa, come consentono i regolamenti comunali, delle “Osservazioni” alla delibera ormai famosa del Divino Amore. Le osservazioni parlavano di assenza di importanti requisiti: la VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), dove si prenderà l’acqua per questi nuovi 12.500 abitanti e se le misurazioni per il pericoloso gas radon era state già fatte sulla immensa zona destinata alla speculazione.Se non si discutono in Consiglio Comunale le Osservazioni, non si può procedere con l’iter di concessione delle licenze: ecco perchè il voto era così importante. Prima della discussione di questo punto, si era assistito all’abbandono dell’aula da parte dei tre consiglieri presenti del PD (anche l’IDV Onorati era assente), una uscita per protesta per l’assenza di discussione preventiva nelle commissioni urbanistica sempre andate deserte nelle ultime convocazioni (proprio per i mal di pancia interni alla destra).
Uscita opportuna o opportunistica? Chissa! Di fatto in consiglio nel momento cruciale in cui si votavano le controdeduzioni sul Divino Amore (di cui grande responsabilità ricade proprio sul centro sinistra)restano solo Adolfo Tammaro e Marco Rapo, due contro l’intera maggioranza Palozziana appena ricomposta per l’occasione. E qui parte una lunga relazione di Adolfo Tammaro, relazione scritta che è stato richiesto di allegare al verbale. Tammaro aveva chiesto prima dell’inizio del Consiglio di distribuire tale documento a tutti i Consiglieri, per facilitarne la lettura data la vastità di dati e riferimenti presenti, ma il presidente Cecchi ha deciso di evitare che i Consiglieri potessero avere questo documento prima del voto. In ogni caso Tammaro è andato avanti come un autotreno, e ha evidenziato un elenco di 28 condizioni poste dalla Regione Lazio non riportate nelle controdeduzioni, ha rimproverato che nessuna evidenza era stata data sul fatto che i terreni non sono di proprietà della società Ecovillage alla quale il Comune vuole affidare la cementificazione, ha rimproverato che non è stato mai comunicato ai Consiglieri che la Provincia ha dichiarato quell’area non edificabile in riferimento al PTPG e anche che il protocollo d’intesa con la Regione Lazio con la data e le firme digitali di Polverini e Palozzi è irrintracciabile sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e molto altro ancora. “Alcune affermazioni scritte nelle controdeduzioni e nella delibera” ha affermato Tammaro “sono false, ne siete consapevoli? Ad esempio si dichiara che la EcoVillage è proprietaria dei terreni mentre invece nella documentazione allegata al progetto risultano di proprietà della Società GEIE. State per votare un documento che consente uno scempio sul territorio, altri 12.500 abitanti, oltre un milione di metri cubi di cemento e non sapete neanche quante sono le case sfitte o invendute che ci sono ora a Marino e sappiamo tutti che sono tante”. Un diluvio di numeri, leggi e di vincoli tecnici (Marco Rapo alla fine dell’intervento dichiarerà, votando anche lui solingo con Tammaro in opposizione a tutto il resto dei presenti : “quella di Tammaro è stata una opposizione autentica, con il lanciafiamme, come uso dire io”).

Prima del voto ha preso la parola per il centrodestra il solo sindaco Palozzi e ha confermato, nonostante le tante inesattezze ed omissioni ammesse anche dai tecnici comunali ,che “la volontà politica di questo centrodestra vuole il Divino Amore e i nuovi insediamenti. Facciamo” ha continuato il sindaco” il bene della comunità che altrimenti in quella zona avrebbe avuto 2 milioni di metri cubi di capannoni industriali”. In estrema sintesi il messaggio del Sindaco è chiaro: Tammaro e i suoi della società civile si rassegnino, abbiamo avuto il 61% dei voti e avevamo detto che avremmo fatto questa operazione al Divino Amore. L’operazione è stata benedetta anche dalla sinistra ai tempi di Montino vicepresidente in regione Lazio. Siamo coerenti e la portiamo avanti. Poi visibilmente irritato di avere finalmente una opposizione dura da fronteggiare e forse non tranquillo del tutto rispetto all’elenco infinito di gravi inesattezze e omissioni segnalato da Tammaro a tutti i Consiglieri, il Sindaco ha lanciato apertamente e pubblicamente delle minacce di querela a Tammaro “Io ho famiglia, lei Tammaro ha famiglia e anche i suoi (guardando il pubblico) hanno famiglia. Con le parole dovete stare attenti, siete sull’orlo della querela”. In sintesi Palozzi ha evidenziato a Tammaro di voler passare agli avvocati in riferimento all’intervista pubblicata su Noicambaimo.it dove tra le altre cose Tammaro ha dichiarato “che a livello locale la politica è lo specchio di quella nazionale. A livello nazionale fa abbastanza schifo ed a Marino è …. uguale” e di stare attento a dire che “la sensazione dei cittadini è che la corruzione sia molto diffusa”.

E così alla fine nessuno della maggioranza osa prendere la parola su un tema così importante. L’unica discussione tra la maggioranza è per capire se avessero dovuto votare si oppure no perchè oltre a tutte le inesattezze segnalate da Tammaro, anche il testo della delibera non era chiaro ed è stato necessario un emendamento per chiarire la questione.

Considerando che la discussione tecnica sull’emendamento andava avanti Tammaro – deluso del comportamento dei Consiglieri di maggioranza che non hanno avuto neanche il coraggio di replicare per contestare i dati forniti contro la cementificazione del Divino Amore – ha lasciato l’aula.

Ci ha dichiarato Tammaro: “Mentre uscivo ho salutato Palozzi e Pisani ed ho detto a Palozzi che ero contento che se si fosse “arrabbiato”. Ho detto anche che la sua presenza costante a questo Consiglio sul Divino Amore (mentre di solito è molto meno presente ed entra ed esce dalla sua stanza), e se vogliamo anche gli “avvertimenti” che mi ha mandato, danno la conferma che l’opposizione del Movimento per il Cambiamento si fa sentire ed è temuta. Fare bene opposizione è la garanzia che offro volentieri a tutti i Cittadini di Marino per onorare i voti ricevuti e perchè si proceda nella legalità e – anche se Palozzi si arrabbia – penso che sentire la pressione di un gruppo di cittadini che non vuole altro che l’applicazione seria delle norme sia un aiuto per la Maggioranza e per la Dirigenza del Comune di Marino”.

Ora, per tutti i Cittadini che non vogliono che questa ulteriore cementificazione da un miliardo di euro vada avanti (prendendo le distanze da Palozzi che ha confermato di volerla assolutamente anche se il Comune non ha i dati di quante case vuote già pronte ci siano), resta solo di fare il tifo perchè sia il TAR a fermare questo progetto.

E qui ci sono le note positive! Molti cittadini, anche di diversa espressione politica, si sono riconosciuti nell’aggregato ADA (Argine Divino Amore), si sono autotassati ed hanno presentato un anno fa un ricorso molto dettagliato al Tribunale Amministrativo Regionale che pende come una spada di Damocle sulla testa dell’Amministrazione di Marino. “Confidiamo in questa sentenza” ha dichiarato Tammaro ” perchè grazie al Tribunale Amministrativo Regionale si può ancora fermare questa assurda cementificazione del Divino Amore”.

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