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M5S Albano: botta risposta con Andreassi, consigliere con delega ai rifiuti

Le ipocrisie di Palazzo Savelli: i Castelli Romani dal sapor di diossine

Populisti, demagoghi, qualunquisti ed ora, per l’amministrazione comunale di Albano Laziale, saremo anche dei visionari, almeno a detta di Luca Andreassi, consigliere con delega ai rifiuti, come emerge dall’intervista in prima pagina nell’ultimo numero di Albano Team: “Le mie dimissioni sono proprio inventate. Risulta, peraltro, assolutamente grave che questi signori non si fermino neanche davanti alle comunicazioni ufficiali del sottoscritto e continuino a pubblicare notizie inventate. Non è un volersi sottrarre alle critiche. Ma è difficile non pensare che questi signori abbiano bisogno di attaccare per ottenere visibilità essendo incapaci di avere un atteggiamento propositivo su alcun tema”.

Le accuse nei confronti del Movimento 5 stelle, sarebbero l’ aver “inventato” le dimissioni del delegato ai rifiuti e le mancate proposte in tema rifiuti e raccolta porta a porta. In più occasioni, comprese le ultime assemblee COMPOST-TIAMO, alle nostre proposte e critiche si è preferito rispondere con lo sbeffeggiamento: dalla questione dimissioni fino ad arrivare allo striscione di contrarietà all’inceneritore affisso a Palazzo Savelli: le risposte dell’amministrazione, per toni e contenuti, si sono ridotte ad inutili chiacchiere da bar (ripetute anche nell’ultimo numero del Caffè dei Castelli sempre dal medesimo consigliere), di certo non costruttive.

 

Da cittadini, riteniamo un atteggiamento poco consono a chi rappresenta un’istituzione comunale la mancanza di rispetto dimostrata e le accuse fatte sulla stampa. Soprattutto, e le riprese video ne sono la testimonianza, a conclusione e a seguito di iniziative pubbliche basate sul confronto e sul dibattito aperto ai cittadini. Un tale atteggiamento deriva forse dall’incapacità di dare spiegazioni chiare a quanto chiesto durante tali assemblee? Ci riferiamo alla forte posizione presa da questa amministrazione, in tema di salute: mascherare le oltre 8000 tonnellate di organico da bruciare nell’ impianto Volsca a Velletri, con le 900 tonnellate trattate dalle compostiere? Lo stesso Sindaco è convinto che la centrale a biogas di Velletri produrrà compost di ottima qualità e non biogas con combustione (come invece si legge nel progetto), con relative nocività ambientali, igieniche e sanitarie. Il progetto dell’impianto è di Bruno Guidobaldi, lo stesso ingegnere progettista del VII invaso di Roncigliano. Fino ad arrivare al nulla osta urbanistico, che sembra prevalga sempre sul diritto alla salute, dato dal comune per l’impianto di combustione di olii esausti a Via Cancelliera, 14B. Una rassicurazione no?

Una presa in giro, a questo punto, ci sembra anche l’ormai famoso striscione “No agli inceneritori, Sì alla salute”.

L’accusa di limitarci alle critiche è altrettanto strumentale: le nostre proposte in materia di rifiuti esistono e sono ben articolate. Il delegato Andreassi, ad esempio, può prendere visione del protocollo N° 0056193, di ottobre 2011, relativo al Progetto di “Consorziata Porta a Porta ai Castelli”. Su tale proposta si sono tenute numerose assemblee pubbliche a cui vennero invitate sia la Provincia sia il Comune: li stiamo ancora aspettando. Ricordiamo inoltre che esperienze di organizzazione, raccolta e riciclo di materiali differenziati, dal Movimento 5 stelle di Albano, insieme ai meetup di Ardea e Ciampino-Morena, sono già state portate avanti. Prima di lanciare accuse, quindi, invitiamo a una profonda riflessione in merito.
Per quello che riguarda le “dimissioni inventate”, vi salutiamo invitando Andreassi&Co a cercare le risposte nelle stanze dell’ipocrisia (a loro molto vicine), nelle stanze del sudicio compromesso e dell’annichilimento dell’etica, in cui forse latita l’inventiva ma la simulazione sembra essere di casa. Ne approfittiamo per ricordare che, da quelle stanze arrivò la scorsa estate, tramite social network, l’accusa che la campagna elettorale del M5S, del 2010, fosse stata pagata dal (NON) Dott. Marco Mattei. Accusa mossa dall’allora addetto stampa del sindaco Nicola Marini, Luca Faenza. Attendiamo ancora una risposta dal Sindaco in merito al protocollo N° 0030115 visto che, esclusi i rimborsi elettorali rifiutati, come ormai noto, la nostra Campagna elettorale venne affrontata con sottoscrizioni libere che raggiunsero la modica cifra di 800,00 €.

Comunicato a cura del Movimento 5 Stelle Albano Laziale

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