«Vento di Legalità»: alla Primo Levi di Frattocchie il terzo premio della manifestazione

Un elaborato video recitato, animato e realizzato interamente dai ragazzi contenente riflessioni, poesie e sentenze scaturite da dibattiti, discussioni e confronti con gli insegnanti in merito al pensiero e all’azione di Peppino Impastato di Cinisi, politico, attivista e conduttore radiofonico noto per le sue denunce alle attività della mafia in Sicilia che gli costarono la vita.

 

Il tutto arricchito da aperture sulle sue esperienze umane e frammenti «rap» a raccontare immagini di vita e squarci di avanguardia, dove un grande lenzuolo bianco, con impressi «cento passi» e note sulle più importanti sentenze contro la mafia, è stato lo sfondo per un teatro verità sostenuto da frasi e idee forza contro la cultura dell’illegalità, destinate ad infrangere il muro dell’omertà. Nel contesto dei venti anni dalla morte dei magistrati Falcone e Borsellino, personaggi simbolo della lotta alla mafia.

E’ il contenuto del lavoro multimediale «E noi che facciamo?» che, realizzato dalle classi Terze dei corsi A,B,C,D dell’istituto comprensivo Primo Levi di Frattocchie, il 14 novembre scorso ha ricevuto il terzo premio nel contesto del convegno «Vento di Legalità» organizzato all’Alba Radians di Albano in presenza degli studenti del territorio.

Per sollevare un dibattito sui temi connessi alla criminalità organizzata e far conoscere ai ragazzi personaggi che hanno fatto della lotta all’illegalità la loro ragione di vita. Al lavoro premiato, hanno collaborato gli alunni delle classi quinte della primaria dell’istituto marinese che hanno dato il loro contributo con disegni sul loro modo di interpretare la legalità. L’elaborato, realizzato dai ragazzi con il supporto delle insegnanti di Lettere dei quattro corsi e dell’ insegnante di religione, ha ricevuto il coordinamento di Armando Lauri.

L’iniziativa, alla quale ha preso parte anche l’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Marino, avvocato Remo Pisani, ha visto la presenza del procuratore nazionale antimafia Piero Grasso con il procuratore capo di Reggio Calabria Ottavio Sferlazza, il direttore del Museo della ‘ndrangheta di Reggio Calabria Claudio La Camera, il presidente del Tribunale di Velletri Francesco Monastero e il procuratore capo Giuseppe Patrone più altri esponenti della procura. Con loro Giovanni Impastato, fratello di Peppino e molti fra i sindaci delle città dei Castelli Romani con autorità politiche, militari e religiose. A rappresentare la Regione Lazio il vice presidente Luciano Ciocchetti.

«Ringrazio coloro che, insieme ai ragazzi, hanno permesso la realizzazione del lavoro che, ricco di contenuti e riflessioni sul tema oggetto del convegno, ha ricevuto il plauso da parte degli organizzatori – ha dichiarato Carlo Magnelli, dirigente del Primo Levi – Un’iniziativa che testimonia la vitalità e l’attività forte del contributo che il nostro Istituto offre ai ragazzi in ambito conoscenza e consapevolezza delle tematiche connesse alla lotta alla criminalità organizzata e alla mafia. Come centro di formazione giovanile, infatti, riteniamo l’educazione alla cittadinanza e al rispetto delle regole, fondanti nella costruzione della coscienza dell’individuo».

«Sono orgoglioso – ha sottolineato l’assessore Remo Pisani – di come i nostri ragazzi abbiano messo a confronto la didattica con la realtà ragionando in maniera condivisa e approfondita sui temi proposti dagli organizzatori del convegno affermando, con la loro puntuale e incisiva riflessione, l’impegno di uomini che, senza farsi intimidire, hanno messo in gioco la loro vita in nome della giustizia e della democrazia. Tematica, quella della legalità, che ha più volte visto la nostra Amministrazione in prima linea con iniziative di sensibilizzazione, sempre diverse, rivolte al mondo dei giovani. E’ proprio nel supporto alla costruzione del codice morale dei nostri ragazzi che l’istituzione Scuola, di concerto con la famiglia e il supporto dell’Amministrazione, deve operare».

All’iniziativa ha preso parte anche l’Istituto Comprensivo marinese «Antonio Vivaldi» diretto dalla preside Crea, che ha ricevuto un particolare riconoscimento per il lavoro presentato.

Comunicato a cura dell’Ufficio Stampa del Comune di Marino

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