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Bisogna fermarli

La posizione del Movimento per il Cambiamento sulle affermazioni di Palozzi per la speculazione sul Divino Amore

Ha ragione, il sindaco Palozzi. E’ un fatto politico. La decisione di distruggere un territorio come quello del Divino Amore è politica, fatta nell’interesse di pochi appetiti capaci di pensare solo ad arricchirsi in qualunque modo possibile spacciando scempi simili per interesse della cittadinanza. Sì, perché questo è il senso corrente del “fare politica” – e la speculazione edilizia ne è uno degli aspetti di maggior rilievo. Bisogna fermarli.

Lo spettacolo dell’ultimo consiglio comunale del 31 ottobre 2012 è la fotografia della decadenza del tessuto civile democratico di Marino. Di fronte all’affare degli affari, ricompattamento silenzioso della maggioranza e assenza di Onorati e del PD per banali motivi. Chi doveva votare in blocco e chi non doveva votare. Chi rivendica la paternità dell’affare e chi fa fumo intorno al proprio farne parte. Bisogna fermarli.

A seguito della dettagliata descrizione di inesattezze, approssimazioni, superficialità dell’operazione da parte del consigliere Adolfo Tammaro, arrivano risposte arroganti, disinformate, fatte del già visto disprezzo della legalità, delle istituzioni, dell’integrità del territorio e dei cittadini. Certo che è una scelta politica, sig. sindaco. Ripresa in extremis a causa della caduta della sua amica Polverini per latrocinio dei suoi uomini nel consiglio regionale – dove lei, lo sanno anche i sassi, vorrebbe andare a sedere nel più breve tempo possibile.

Bisogna fermarli. Da tutta Italia si levano voci sempre più allarmate sul folle consumo del territorio per operazioni speculative portate avanti da amministrazioni controllate dalla malavita organizzata. Il dissesto idrogeologico, con le tragiche conseguenze che ne derivano a livello di disastri ambientali e infrastrutturali, è sotto gli occhi di tutto il Paese. Ma la scelta è politica. Palozzi va avanti, con l’affare Divino Amore. Certo, non può fermarsi. Si è impegnato, si sono impegnati tutti. Non possono tornare indietro, perché “… i privati che hanno acquisito i diritti…” batterebbero cassa, se l’affare andasse a monte. Ma uno scempio del genere, con tutte le sue irregolarità e insensatezze, può diventare “diritto acquisito”?

Anche la nostra scelta è politica. Anche noi del Movimento per il Cambiamento andremo avanti con il ricorso al TAR già avviato a suo tempo come cittadini e con l’azione politica sul territorio. Blateri e minacci quel che vuole il sig sindaco. Non possiamo e non vogliamo tornare indietro. Di fronte alle emergenze del Paese, all’impossibilità di rimandare ancora tempi che non ci sono più, la cattiva politica e la speculazione vanno sconfitti, superati. Questa gente deve scomparire dalle Istituzioni e faremo quanto lecito e possibile perché accada. Bisogna fermarli.

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