15 dicembre: Ospedale di Marino simbolicamente occupato dai cittadini [VIDEO-FOTO]

Che fine hanno fatto le promesse del duo Palozzi Polverini? Video intervista di Noi Cambiamo con Anna Sapia

Con una simbolica e pacifica occupazione del terzo piano dell’Ospedale San Giuseppe di Marino, il Comitato per la tutela dei diritti civili guidato da Anna Sapia, con il coinvolgimento di altri movimenti e organizzazioni del territorio marinese, ha protestato contro la lenta agonia della struttura sanitaria.

Con striscioni e volantini alcune decine di manifestanti sono saliti al terzo piano dell’ospedale, posizionandosi davanti alla porta “chiusa” delle nuove sale di ginecologia/ostetricia.

Mentre i politici di spicco locale stanno pensando alla loro prossima poltrona” ha dichiarato Anna Sapia “l’ospedale muore giorno dopo giorno. Tante promesse elettorali sono state disattese, quale sarà la prossima promessa per conquistare i voti di Marino? Noi tutti siamo qui oggi per difendere il diritto alla salute e alla maternità, ora che più che mai l’Ospedale è a rischio chiusura.

Tra i presenti molti giovani, soprattutto donne. I due reparti che sembrano più a rischio a Marino sono in questo momento Pediatria e Ginecologia. Va ricordato per la cronaca che nell’Ospedale di Marino anche lo scorso anno sono nati circa 600 bambini e che la struttura è vista dalla popolazione giovane dei castelli roamni come quella di riferimento per la maternità.

Si è prestato a rispondere alle domande del Comitato il Direttore Sanitario dell’Ospedale dott. Paolo Di Paolo che ha dichiarato di aver fatto da parte sua tutto quello che era in suo potere per garantire i livelli di prestazione sanitaria dell’Ospedale (vedi sotto per i dettagli). I Cittadini presenti hanno posto molte domande al Direttore Sanitario che, con disponibilità, ha fornito dove possibile informazioni sulla drammatica situazione dell’ospedale, oramai ridotto ad ospitare solo 50-60 degenti, dagli oltre 200 del passato. Il Comitato ha infine annunciato altre iniziative di mobilitazione per salvare l’Ospedale di Marino.

Cosa ha detto in sintesi il dott. Di Paolo?

  1. Il terzo piano dell’Ospedale che dovrebbe ospitare l’ostetricia/ginecologia è chiuso perchè nonostante siano terminati i lavori in molte sale, manca il completamento della sala principale senza la quale non si può mettere in funzione il reparto. La ditta incaricata non ha consegnato i lavori (collaudi e certificati) in quanto sembra non sia stata pagata dall’azienda sanitaria. Di Paolo afferma di aver fatto tutte le necessarie segnalazioni del caso ai suoi superiori e che altro non può fare.
  2. Per quanto riguarda il personale pediatrico ridotto all’osso, Di Paolo afferma che anche per questo lui più di fare la richiesta all’azienda sanitaria non può fare. In effetti, una dottoressa era stata mandata a Marino ma è entrata subito dopo in maternità, poi non sono state ricevute altre risposte.
  3. Al momento non c’è alcun atto amministrativo che possa certificare la volontà di chiudere l’Ospedale di Marino, anche se è plausibile immaginare che se non c’è un incremento dei degenti (oggi 50-60) sarà difficile che la struttura possa restare in piedi.

La video intervista ad Anna Sapia

La galleria fotografica dell’evento

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