Realtà Nuove a Marino? Mica tanto…

Andrea Crisanti Marino

Alcune settimane fa, per le vie di Marino sono comparsi numerosi manifesti a firma della neonata associazione ”Realtà Nuove”. Il sito internet indicato in calce al manifesto risulta non registrato.
Non è una novità per i cittadini marinesi trovare manifesti di comitati improvvisati o non ben identificate associazioni, in questo caso però un’idea della persona fisica che potrebbe essere l’autore o il co-autore del manifesto ce la si può fare.

Realtà Nuova” è anche la nuova denominazione del giornalino locale, la ”Gazzetta del Cittadino”. L’uomo di punta di queste testate è Andrea Crisanti. La maggior parte degli articoli sono a sua firma e la foto del suo bel mezzo busto non manca mai di occupare mezza od una intera pagina del giornale. Lo stesso Crisanti è anche il presidente dell’associazione che cura la testata e la sede del giornale è la stessa che ha ospitato per lo stesso Crisanti il suo comitato elettorale 2011 per le elezioni amministrative.

Per chi non lo conoscesse, Andrea Crisanti è stato il primo dei non-eletti nella lista PDL della scorsa competizione elettorale. Elezione sfumata dopo una campagna caratterizzata prevalentemente da un’affissione a tappeto di manifesti abusivi per tutto il territorio comunale.

Mancata l’elezione, il giovane Crisanti è entrato fin da subito in polemica con il capogruppo del PDL Fabio Silvagni, reo a suo dire di una conduzione padronale del partito.
Anche la linea editoriale della testata che fa riferimento a lui è cambiata improvvisamente. Si è passati dai toni incensanti della campagna elettorale per l’operato passato, presente e futuro del Sindaco Palozzi, a toni fortemente critici e a volte accusatori. Le argomentazioni da sempre mosse contro il sindaco Marinese dai suoi oppositori politici sono diventate, in un lampo, i cavalli di battaglia del giornale di Crisanti. Legalità, trasparenza, corretta gestione dei rifiuti, lotta alla cementificazione selvaggia, tanto per restare sui più gettonati.
Peccato che su questi argomenti si poteva capire benissimo cosa intendesse la ”Coalizione dei moderati” guidata dal moderatissimo Palozzi anche prima di coalizzarcisi (come nel caso di Crisanti) nelle ultime amministrative del 2011.

Veniamo ora al manifesto in cui si descrive la penultima seduta consigliare del 31 ottobre scorso nella quale sono state approvate le controdeduzioni alle osservazioni (legittime e fondate) di due cittadini marinesi all’iter amministrativo del progetto edificatorio della zona del Divino Amore. Nell’ordine, si accusa il sindaco Palozzi di comportarsi come un monarca, i consiglieri di maggioranza di essere dei ”cavalieri serventi” e l’opposizione assente (senza avere l’accortezza di citare l’unico consigliere, Adolfo Tammaro, impegnato in una strenua opposizione, fin da meritarsi una non tanto velata minaccia pubblica da Palozzi in persona). In ultimo, si critica il capo gruppo PDL Silvagni tacciandolo di essere il ”dominus” incontrastato della politica marinese di centro-destra e di centro-sinistra. L’analisi fin qui fatta dal manifesto, anche se tardiva, è purtroppo per noi marinesi condivisibile, mentre non è affatto condivisibile l’affermazione che sia <<morta la speranza di poter bloccare lo scempio edilizio>> come scrive nel titolo il manifesto di Realtà Nuove.
Forse a chi ha scritto il manifesto è sfuggito, magari perchè affaccendato a cercare altro tipo di visibilità, che al TAR pendono due ricorsi che potrebbero con probabilità non trascurabile inibire le mire edificatorie di Palozzi. I ricorsi sono stati resi possibili dall’impegno in tempo e in denaro di semplici cittadini che si sono raggruppati, i primi in ADA (Argine Divino Amore) i secondi nell’assemblea Stop Cemento. Tra i soggetti coinvolti in ADA e Stop Cemento non sembra proprio risultare nessuno riconducibile alla neonata associazione ”Realtà Nuove”, che se avesse voluto dare un contributo concreto alla causa, più che occuparsi di mera o “becera” (come direbbe qualcuno ai vertici del PDL locale) visibilità, avrebbe dovuto farsi sentire e, soprattutto, agire prima.
Nel manifesto l’associazione Realtà Nuove annuncia che si costituirà ”parte civile” per i danni causati dalla colata di cemento.

Domandiamo:
In quale processo?
Quello pendente al TAR?
Ma se il giudice amministrativo blocca il provvedimento i danni non vengono commessi, se dichiara l’iter legittimo perché dovrebbero essere risarciti i danni?
Ci si riferisce a futuri processi? Intentati da chi? Contro chi?
Contro il comune di Marino?
Anche se difficilmente ipotizzabili giuridicamente, da chi verrebbe corrisposto il risarcimento?
Dalle casse comunali cioè dai cittadini? Oltre il danno pure la beffa?

Al giovane Andrea Crisanti chiediamo:
E’ vero che l’associazione Realtà Nuove lo vede come protagonista?
Come intende giustificare un così drastico cambio d’opinione, espresso dalla nuova testata che ha sostituito la Gazzetta del Cittadino, dopo aver dato nel 2010-2011 un importante supporto, anche in termini di voti e propaganda, all’elezione di Adriano Palozzi?
Cosa non ci dovrebbe far pensare che anche il Crisanti, se avesse conquistato il tanto desiderato seggio consigliare nel 2011, non si sarebbe comportato in maniera uguale all’unanimità dei consiglieri di maggioranza completamente appiattiti sulla volontà di Palozzi?

Palozzi ha ribadito e sottolineato in consiglio comunale, che il progetto edilizio del Divino Amore era scritto nel suo programma del 2011. Lo stesso programma che Crisanti ha sostenuto in campagna elettorale.
Parafrasando Oscar Wilde, si può anche supporre che la coerenza “non sia la migliore delle virtù”, ma ad Adriano Palozzi, almeno sulla cementificazione selvaggia, questa dote va certamente riconosciuta. Lo stesso non si applica evidentemente a molti altri giovani trasformisti.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*