Mentre il centrodestra marinese è intento nel toto-idee per provare ad alleviare le difficoltà delle famiglie, l’ultima nell’ordine è stata quella degli “orti cittadini”, purtroppo uno slogan puro lanciato senza dire su quali spazi si potessero fare, se pubblici o privati, se fosse prevista qualche forma di esproprio, con quali risorse, e con quali criteri di gestione ed assegnazione. Domande lecite e legittime ripetute più volte alle quali il centrodestra ha evitato per giorni di rispondere evidentemente perché non si avevano; ma dilettandosi invece nella consueta arte di chi vuole eludere le risposte, e cioè l’insulto gratuito, cosa facilmente riscontrabile nella pagina facebook del Sindaco.
Ricordiamo invece e questo si che darebbe e subito e senza ombra di dubbio un rilancio all’economia locale e quindi una boccata di ossigeno direttamente o indirettamente alle famiglie che questa amministrazione oramai da circa 7 anni, tiene chiuso un sito come il Mitreo, che darebbe impulso all’economia locale creando direttamente o indirettamente attraverso l’indotto posti di lavoro, e facendo si che Marino sia un punto di riferimento importante a livello non solo nazionale ma addirittura internazionale, avendo in questo caso l’opera il carattere di unicità.
Per renderci conto di cosa parliamo e per chi non fosse al corrente dell’argomento trattato citiamo dalla “Treccani” questa descrizione: “Nel centro abitato di Marino (Rm), in via Borgo della Stazione n. 12, nel 1963 venne in luce, durante lavori di ampliamento di una cantina scavata nella roccia, un mitreo di notevolissima importanza ed in ottimo stato di conservazione (lunghezza m 26; larghezza m 3,70; altezza m 3,70). La parete di fondo, affrescata presenta la scena di Mithra tauròctonos nella grotta, con ai lati della grotta i due dadofori, in alto le protomi di Sole e Luna ed ai lati della grotta quattro riquadri per parte con gli episodî della vita di Mithra”, un opera sensazionale ed eccezionale.
Qualcuno in un recente passato ha detto che “la cultura non si mangia”, bè questo motto che sembra adottato in pieno da questa maggioranza, non ci trova affatto d’accordo, pertanto chiediamo a questa amministrazione di adoperarsi dicendo pubblicamente i tempi e le modalità in cui intende procedere per fa aprire ai turisti questa risorsa storico-archeologica tra le uniche nel suo genere.
Vorremmo anche sapere il perché della non valorizzazione della zona dell’Appia Antica i cui spazi limitrofi sono abbandonati e soggetti ad incuria notevole, del perché non venga quindi valorizzata anche quest’area che ci invidia il mondo intero, magari con parcheggi adeguati, un chiosco informazioni con guide tanto per dare alcuni dei tanti suggerimenti possibili
Desidereremo anche conoscere come mai non si sia stata sfruttata la disponibilità della Provincia di Roma, per restaurare la Fontana dei Quattro Mori, in fondo presentare un progetto non era poi così difficile, se incapacità o mancanza di volontà o altro.
Ribadiamo pertanto che per rilanciare l’economia locale, facilmente ed istantaneamente servirebbe la volontà politica di farlo, cosa che per gli esempi citati pocanzi non vediamo nella maniera più assoluta, e 7 anni sono davvero tanti anzi troppi.
Marco Comandini – IdV Marino
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