Da che parte starà la giunta di centro-destra, con i cittadini che chiedono il rispetto delle regole e il contrasto dell’evasione fiscale o i costruttori dell’area del Divino Amore?

Il consigliere del Movimento per il Cambiamento presenta un nuova mozione sui tributi non pagati dai futuri costruttori e mette alla prova la maggioranza dell’ormai ex sindaco Palozzi

Adolfo Tammaro consigliere comunale del Movimento per il Cambiamento a Marino ripropone con decisione il tema della trasparenza e della legalità a Marino attraverso una nuova mozione sull’eterno problema del Divino Amore. Alla luce dei dati forniti recentemente dal Comune di Marino, infatti, solo uno dei proprietari dei terreni, su sedici proprietari complessivi, dell’area del Divino Amore è in regola con i tributi (ICI e IMU) sui terreni interessati alla speculazione edilizia. Ben 15 proprietari non pagano i tributi almeno dal 2003, con accertamenti in corso solo da quando lo stesso Tammaro ha avviato una durissima battaglia di opposizione sulla speculazione in atto.

“In pratica” afferma Adolfo Tammaro ”15 su 16 proprietari di tali terreni non sono in regola con il pagamento delle imposte; sono gli stessi proprietari con cui, contemporaneamente, l’Amministrazione di centro destra prevede di stipulare numerose convenzioni al fine di avviare la cemetificazione del Divino Amore.
La mia mozione è molto semplice: da parte sta la Maggioranza dei consiglieri di Marino, con chi non paga i tributi o con i cittadini che chiedono il rispetto delle regole?
Per questo chiedo che prima della firma di qualsiasi convenzione, concessione e/o rilascio di permessi, l’amministrazione accerti preventivamente la regolarità e la correttezza delle somme pagate e da pagare verso il Comune di tutti i soggetti coinvolti attraverso l’istituzione di una apposita attestazione di regolarità rilasciata a cura dell’Ufficio competente per i tributi. Inoltre, chiedo che in presenza di avvisi di accertamento oggetto di ricorso – ove il Dirigente responsabile, sotto la propria responsabilità, decidesse di procedere ugualmente nel rilascio – sia richiesta una fidejussione bancaria pari almeno al doppio dell’importo in contestazione.”

Da che parte si posizionerà la maggioranza dell’ormai ex Sindaco Palozzi? Lo scopriremo il 22 aprile prossimo.