Carissimo e stimatissimo Alessandro, ti faccio presente che stai commettendo, credo con poca ponderazione, un grave errore sociale e politico
Mentre sarebbe stata comprensibile una tua telefonata a Tammaro o Carbonelli “incavolata” come tu dici, se ritieni di essere stato non bene informato sullo svolgimento della trasmissione in diretta Buongiorno Regione Tg3 Lazio, in cui il 25 aprile abbiamo potuto ancor più far conoscere lo stupro del territorio da parte della destra che governa Marino; al contrario non è affatto comprensibile che tale “questione” assuma aspetto da comunicato stampa. Ancora meno che tale vicenda faccia scegliere la tua persona ed una intera forza organizzata – Il Comitato Civico – di venire meno all’impegno unitario in ADA. Infatti, pur non conoscendo eventuali tue richieste di intervento televisivo, faccio presente, che per quanto di mia conoscenza, c’è stata una comunicazione preventiva di “scaletta”, che era ed è giustamente selezionata e decisa dalla redazione. Non ho trovato opposizioni alla comunicazione che correttamente è giunta a noi partecipanti di ADA, quindi non comprendo l’essere incavolato. Inoltre, e questo è quanto veramente voglio sottolineare, non c’è proprio rispondenza tra la messa in onda di una iniziativa che ha avuto il pregio – e c’eravamo in molti che non siamo né tammariani né del movimento per il cambiamento ma semplicemente in sostegno alle lotte di Argine Divino Amore e Stop Cemento – di mettere in evidenza la brutalità, la illogicità, la incapacità della programmazione economica territoriale da parte della giunta di destra che governa Marino, a fronte di liste, partiti, movimenti, associazioni, singoli cittadini che hanno a cuore il nostro territorio, il nostro comune, il suo futuro in termini di salvaguardia ambientale e di sviluppo sostenibile.
Tale assenza di corrispondenza tra la tua presunta denuncia di torto subito e la grandezza dell’insieme della battaglia che stiamo conducendo, è davvero macroscopica. Per questo, con grande stima e umiltà, ti chiedo di riconsiderare questa scelta di abbandono. Ti chiedo di rendere ancora disponibile la tua preziosa partecipazione, e quella, ovviamente del Comitato. Del resto, credo non si possa negare che anche quando abbiamo dissentito su talune questioni, in questa nostra comune battaglia, abbiamo sempre superato ogni cosa ricordando il carattere inclusivo che ha questa mobilitazione. Chi ha amministrato in anni lontani e chi non ha ami amministrato il comune, chi ha orientamenti di provenienza di sinistra o comunista e chi di orientamento cattolico di conservazione o da cittadini, tutto ciò siamo riusciti a tenere insieme in un duplice obiettivo: fermare la cementificazione e dimostrare con le idee che sarà possibile governare in altro modo questo nostro comune.