Adr ci prova! Piano ‘’truffa’’ per aggirare la Conferenza dei Servizi sull’aeroporto di Ciampino

Gravi inadempienze di AdR.
Tammaro e MpC: «il piano va fermato subito!»

Il Movimento per il Cambiamento ritorna sul tema dell’Aeroporto di Ciampino e sulla salvaguardia della salute dei cittadini. Proprio in questi giorni, il Comitato per la riduzione dell’impatto ambientale dell’aeroporto di Ciampino ha inviato una lettera d’urgenza all’amministrazione regionale e ai comuni di Ciampino, Marino e Roma perché si pronuncino negativamente, e il prima possibile, sul “Piano di contenimento” presentato lo scorso Novembre da Aeroporti di Roma.

“La necessità di una immediata presa di posizione contro tale piano” dichiara il consigliere Adolfo Tammaro “nasce dal meccanismo del silenzio assenso che è stato inserito da Aeroporti di Roma nel piano stesso e che renderebbe questo atto automaticamente approvato decorsi 90 giorni senza eccezioni da parte delle amministrazioni competenti. Tra l’altro mi risulta che AdR non avrebbe consegnato all’ARPA Lazio (istituzionalmente responsabile del controllo) i documenti richiesti a dicembre 2013 per controllare il Piano stesso. Invierò immediatamente una Mozione urgente al Presidente del Consiglio Comunale di Marino perchè la maggioranza che ci governa si attivi immediatamente e si schieri a tutela della salute dei Cittadini e dichiari in tutte le sedi opportune la bocciatura di questo Piano. Ringrazio inoltre il Comitato per la riduzione dell’impatto ambientale per il lavoro sempre competente e disinteressato che porta avanti da anni”.

Il Comitato per la riduzione dell’impatto ambientale che da anni si batte per la riduzione dei voli obietta infatti l’inadempienza del documento presentato da AdR in merito al superamento dei limiti di legge previsti per l’inquinamento acustico rilevato e segnalato a livello istituzionale da Arpa Lazio.

Tale inadempienza è grave in quanto la riduzione del rumore dovrebbe essere prioritaria rispetto alle altre misure ed è conseguibile solo attraverso la riduzione del numero dei voli in partenza e in arrivo nello scalo di Ciampino.

Per il Comitato quindi la bocciatura del piano è netta, non prevedendo alcuna riduzione del rumore che colpisce i 2.500 cittadini che vivono negli edifici abitativi della città di Ciampino (costruiti con regolari licenze edilizie) posti al lato della pista di volo e che, secondo le rilevazioni di Arpa Lazio, sono sottoposti costantemente a livelli di inquinamento acustico fuorilegge. Per questi cittadini le misure proposte dal piano di AdR prevedono solo interventi palliativi di isolamento acustico sugli edifici, evidentemente inefficaci per ripristinare la legalità garantendo ai cittadini la fruibilità delle “pertinenze esterne” e per tutelarli quando le finestre sono aperte.

“La mia prima mozione in Consiglio Comunale per chiedere il rispetto della legalità da parte dell’aeroporto di Ciampino è stata presentata a Luglio 2011 (appena entrato in Consiglio Comunale)” dichiara ancora il consigliere Tammaro “e in quella occasione la mozione fu approvata all’unanimità e il sindaco Palozzi si impegnò ad inserire l’argomento aeroporto tra le massime priorità del suo secondo mandato. I risultati parlano da soli. Ora io porterò di nuovo in Consiglio Comunale questo ennesimo grido di aiuto lanciato a nome di tutti i Cittadini dal Comitato per la riduzione dell’impatto ambientale dell’aeroporto di Ciampino e spero che la reazione dei sostituti di Palozzi che ancora ci governano sia immediata e fatta di atti concreti ed efficaci. Questo piano va fermato e basta”.

Giudizio assolutamente negativo anche per quanto riguarda gli almeno 15.000 cittadini degli edifici abitativi di Roma e Marino (scuole incluse), sottoposti al massacrante rumore dei sorvoli a bassa quota prodotti dai decolli e dagli atterraggi: il Piano AdR non propone la diminuzione dei sorvoli ma solo un parziale e limitato “sparpagliamento” delle rotte su altre aree limitrofe anch’esse densamente abitate, soluzione che, come dimostrato nelle campagne di rilevazioni ambientali condotte da Arpa Lazio, ottiene solo di aumentare la platea dei cittadini colpiti.

Comunicato a cura del Movimento per il Cambiamento