Tammaro censura la mancata risposta sui costi elettorali da oltre 50 giorni
“Il 14 marzo ho lanciato una sfida al sig. Silvagni ma nessuna risposta chiara è arrivata sulla trasparenza nelle spese elettorali da allora a oggi. Oltre 50 giorni senza risposte. Poche parole su una presunta spending review nei costi delle sue cene elettorali, una risposta debole che evidenzia come il Sistema Silvagni non può essere trasparente perchè si basa su connivenze e clientele”.
Con queste dure parole il candidato sindaco del Movimento per il Cambiamento Adolfo Tammaro ha censurato l’omertà di Silvagni sul tema della trasparenza nelle spese elettorali che finalmente è regolamentata dalla Legge del 6 luglio 2012 n. 96. Secondo questa legge un candidato sindaco di Marino potrà spendere in totale non più di 60.000 Euro circa.
Grazie alla nuova legge tutti i costi e le donazioni dovranno essere documentati e se ci saranno “donazioni” di società si dovranno allegare anche altri documenti.
“Da mesi vediamo susseguirsi al ritmo di uno alla settimana eventi e raduni in posti lussuosi e costosi delle diverse liste che appoggiano il sig. Silvagni. Le cene sono state camuffate in aperitivi e rinfreschi, ma poco cambia nella sostanza e nei costi. Chi paga tutto questo sig. Silvagnì? Chi paga i suoi manifesti che da 5 mesi campeggiano ovunque e in modo invasivo sulle bacheche comunali? Quanto costa tutto questo? ”
“Povero sig. Silvagni” conclude Tammaro “non può rispondere rendendo pubbliche entrate e uscite della sua campagna elettorale: si scoprirebbero meccanismi del “Sistema Silvagni” che prima o dopo, a caro prezzo, ricadranno sulle spalle di tutti i cittadini di Marino. Che Silvagni perda questa sfida sulla trasparenza non sorprende nessuno dei cittadini che lo conoscono realmente per quello che è.“
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