L’Affare degli Affari a cui ogni elettore dovrebbe porre attenzione prima di votare
Questo spettro si aggira su Marino da quando è stato deciso dai partiti e le lobby a loro consociate che la Terra poteva essere definitivamente trasformata in Denaro.
E’ da quel momento che i proprietari, grandi e piccoli, vendono terre “divenute edificabili” o diventano essi stessi palazzinari superando ben presto la misura del “bisogno abitativo”; ed è da quello stesso momento che il sistema politico marinese si popola di accattoni di ogni colore politico ma con la stessa intenzione, riempirsi le tasche il più possibile e nel più breve tempo possibile architettando Piani Regolatori, varianti, stralci e quant’altro al solo scopo di trasformare la destinazione della terra in edificabilità per dare concessioni edilizie clientelari in cambio di favori di ogni tipo – ovviamente impostando anche il rapporto coi “cittadini elettori” in chiave clientelare, ad esclusivo ritorno di potere personale e carriera.
Una civiltà contadina dallo spirito feudale, che ancora non conosce lo status a dignità orizzontale e schiena ritta del cittadino e vive ancora la linea verticale del boss locale (come di fatto sono Silvagni e Ciamberlano) e dei suoi clienti sottomessi, accattoni briciolari o scagnozzi di quartiere. Più simile al controllo sociale mafioso che alle libertà repubblicane inaugurate dalla Costituzione.
La speculazione edilizia sul territorio del Divino Amore completerebbe la vicenda storica dell’autodistruzione di Marino: una pioggia di cemento inutile, decisa altrove da equilibri di potere che con gli interessi della comunità locale non hanno nulla a che fare se non con quelli dei nostri politicanti che, agli ordini dei propri boss regionali o nazionali, consociati nella spartizione di affari e zone di influenza, agiscono perché tali affari vadano in porto. Ovviamente, ben ricompensati.
L’intero quadro politico marinese è determinato da questa operazione distruttiva concepita nella sua ultima forma durante la gestione regionale del centrosinistra Marrazzo (protagonisti il sig. Astorre e il sig. Montino, PD), nell’interesse di un palazzinaro Pd “generoso” col suo partito, autorizzata dalla sig.ra Polverini (PdL ora Forza Italia), votata dal sig. Palozzi (PdL ora Forza Italia) & sudditi e difesa ipocritamente dai sig.ri Zingaretti e Ciamberlano, rispettivamente bugiardi e silenti sullo “Stop al consumo di suolo” sbandierato in campagna elettorale regionale PD solo un anno fa.
Questo è quanto ogni elettore dovrebbe ricordare nell’urna il 25 maggio e se voterà il sig. Silvagni o il sig. Ciamberlano non potrà più lamentarsi di quello che l’aspetta per l’ambiente. Noi del Movimento per il Cambiamento, con il nostro candidato sindaco Adolfo Tammaro, siamo qui ora e saremo ancora qui dopo a lavorare per fermare questa follia e salvare il nostro territorio dall’ingordigia dei partiti PD e FI.
Comunicato a cura del Movimento per il Cambiamento
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