La gestione dei rifiuti sta divenendo sempre di più un problema spinoso per l’Italia: i fatti della terra dei fuochi in Campania e le indagini che hanno portato all’arresto di Cerroni, il re di Malagrotta, dimostrano come dietro ad un servizio di pubblica utilità si nascondono ormai gli interessi speculativi più beceri.
Per questo come Un’Altra Marino con Tammaro riteniamo che la questione dei rifiuti non si possa risolvere solo con l’adozione della differenziata e della raccolta porta a porta. Per noi questo deve essere solo un primo passaggio, necessario e fondamentale perché consentirà non solo di ridurre i costi delle tariffe (che in otto anni di amministrazione di centrodestra sono divenuti fra i più alti dei Castelli), che deve essere seguito però da un impostazione pesantemente pubblica della gestione dei rifiuti in modo da garantire un reale riciclo dei materiali e scongiurare l’arrivo di speculatori ed approfittatori.
Ci prendiamo inoltre l’impegno di valutare se il Comune di Marino è stato frodato dalle società di Cerroni e richiedere la restituzione del maltolto per reinvestirlo nel benessere dei cittadini.
Accogliamo inoltre con favore la proposta che da anni promuove il sindaco di Ariccia Cianfanelli di creare un consorzio pubblico del riciclo per consentire a tutti i Castelli di sfruttare economie di scala e per scongiurare una volta per tutte l’apertura della discarica di Falcognana, su cui insieme all’Assemblea Contro la Cementificazione abbiamo preso parte alla mobilitazione durante la scorsa estate, e chiudere definitivamente quella di Roncigliano.
— Circolo “Jago” PRC Marino
Leave a Reply