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PdCI su arresto Silvagni a Marino

La dirompente notizia dell’arresto del Sindaco di Marino, Fabio Silvagni, più altri, avviene in un contesto di generale situazione di diminuzione della qualità democratica nel nostro Paese. La vicenda giudiziaria si esplicherà, con tutte le sue conseguenze e le sue conclusioni. Rispetto ai singoli varrà sempre la presunzione di innocenza fino a giudizio ultimato.

Tuttavia, non possiamo non sottolineare che, appunto, la qualità democratica non può essere sostituita dal populismo. Tanto meno, il populismo può essere oggetto di attacco strumentale da una sorta di neoqualunquismo di sinistra. Non è affatto vero, come certa vulgata strombazza “che sono tutti uguali”. Non è affatto vero che chi si impegna per il bene pubblico lo fa per proprio tornaconto. Noi comunisti, siamo la riprova che non perseguiamo né fini né interessi personali. Noi comunisti, siamo la riprova che si può amministrare nella legalità, per il bene dei cittadini, avendo a garanzia proprio il funzionamento di controllo che i comunisti esercitano su se stessi, prima che su altri. Le denunce politiche, e financo agli organi di controllo amministrativi che il Pdci ha portato avanti, a Marino, con altri, da anni, sono lì a testimoniare che la nostra coerenza è stata di difesa della legalità, di rispetto degli esiti elettorali amministrativi e di perseguimento degli interessi dei cittadini. Al primo posto delle nostre richieste, denunce e proposte abbiamo sempre messo il lavoro, la tutela delle realtà in sofferenza – al limite della soglia di povertà – e per questo non abbiamo lesinato giudizi positivi su una Amministrazione comunale a noi avversa politicamente, nel momento che realizzava importanti presidi di tutela popolare: come nel caso della “mensa sociale”. Ciò non vuol dire che abbiamo mai avallato, né con gli atti, né con le parole, la sospensione della legalità. Del resto, questa bufera giudiziaria, politicamente può essere letta dalle forze dell’ampio arco del centrosinistra, e dai cittadini, come la conferma della giusta individuazione della scelta comunista dello scorso anno, allorchè abbiamo lealmente sostenuto il candidato sindaco del PD, Emanuele Ciamberlano. Ora, col senno di poi, si mostra agli elettori che non lo preferirono a Fabio Silvagni, come la scelta giusta; che non avrebbe fatto ritrovare il comune di Marino in questo stato di cose. Il candidato Sindaco, sostenuto dai comunisti era portatore della possibile buona amministrazione, trasparente e partecipata.
Per questo, a seguito degli atti di Magistratura, in difesa della vita amministrativa che deve continuare, chiediamo un chiaro, veloce, intervento del Prefetto per dare il via alle due procedure previste in questi casi: il commissariamento del Comune; la predisposizione per una nuova tornata elettorale utile che renda i cittadini, grazie alla politica pulita, protagonisti di una nuova rinascita per tutto il territorio marinese. Il Partito Comunista d’Italia, chiama a raccolta per il rafforzamento del Partito tutti i compagni e le compagne restati in disparte in questi ultimi anni.
Invita le forze politiche di sinistra e di centrosinistra, le forze sane della società, le forze sociali organizzate ad adottare già un cambio di passo unitario. Noi siamo tra i disponibili. Crediamo che prima che essere una nostra richiesta, sia una domanda oggettiva che ci viene dal popolo di sinistra: per sostituire quello che, in queste ore, appare non come l’atto illecito di un singolo, ma un retaggio sistemico che viene da più lontano. Restiamo convinti che un grande e gravoso ruolo di responsabilità lo debbano assumere anche i cittadini, partecipando, non tirandosi indietro, e non delegando. Non esserci consente le storture, Partecipare attivamente, al contrario, consegna ad ognuno la possibilità di scegliere e governare insieme.

 

Comunicato congiunto di Luca Battisti, Giovannino Sanna, Maurizio Aversa

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