Ancora una fuga dei Consiglieri Regionali di maggioranza sul tema del cemento al Divino Amore Mugilla di Marino

Rinviata la discussione della mozione di revoca degli atti della Polverini sulla cementificazione voluta da Palozzi e Silvagni: pessima figura del PD e della maggioranza guidata da Zingaretti

Con una dimostrazione di pessima efficienza e totale assenza di responsabilità politica, la maggioranza di centro sinistra guidata da Zingaretti durante l’ultimo consiglio regionale del 15 aprile scorso ha mostrato alle diverse decine di rappresentanti dei comitati Argine via Divino Amore (ADA) e Assemblea Contro la Cementificazione (ACC) di Marino che si sono avvicendati durante l’intera giornata nella sala del Consiglio ancora una volta i suoi piedi d’argilla sulla questione del cemento al Divino Amore-Mugilla di Marino.

Il Consiglio Regionale, convocato per le 10 ha di fatto visto la discussione delle sole interrogazioni nella mattinata, per circa 90 minuti, poi dalle 12 alle 16,45 ha visto una lunga sospensione che, alla ripresa dei lavori del pomeriggio è diventata definitiva intorno alle 17,15. Insomma, un Consiglio Regionale deludente e inefficiente che è durato formalmente oltre sette ore, con due sole ore di reale lavoro, senza affrontare praticamente nessuno dei temi posti nelle mozioni nell’OdG.
I cittadini di ADA e ACC presenti hanno sonoramente contestato al grido di ‘no cemento’ e mostrando cartelli di dissenso il Presidente e i Consiglieri Regionali di maggioranza quando, alla proposta del Consigliere regionale Silvana Denicolò del M5S di anticipare immediatamente la discussione sulla revoca degli atti del Divino Amore, vista la numerosa presenza di cittadini in aula, il Presidente Leodori ha deciso, con centrosinistra e centrodestra concordi, di chiudere frettolosamente i lavori rinviando tutte le discussioni alla settimana successiva.

 

Zingaretti e Civita prima o poi dovranno fare i conti con il cemento del Divino Amore-Mugilla voluto da Palozzi e Silvagni” ha dichiarato il Movimento per il Cambiamento presente in Regione con molti sostenitori. “Questo ‘ciarlare’ e far finta di non poter far niente cozza con le promesse di Zingaretti che si era impegnato a revocare tutti gli atti della Polverini su questo tema e con le dichiarazioni di Civita che, quando era assessore in provincia di Roma, aveva bollato come inaccettabile il progetto di cementificazione di queste aree di Marino. Noi del Movimento per il Cambiamento continueremo come sempre a richiedere in tutte le sedi istituzionali, politiche e al tribunale amministrativo, la cancellazione di questi atti che niente hanno a che fare con il bene comune, ma che rispondono solo ad un sistema clientelare che ha orientato la politica dei signori Palozzi, Silvagni e di tutto il centrodestra di Marino nell’ultimo decennio.

Comunicato a cura del Movimento per il Cambiamento

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