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Consiglio comunale del 27 e 28 luglio

La coalizione dei “Moderati” nuoce gravemente al futuro!

Un consiglio comunale pieno di argomenti, “caldo” molto più che per il clima estivo, quello del 27 e 28 luglio scorsi.

 

 

La maggioranza ha dimostrato una volta in più di condurre, in totale sufficienza e leggerezza, la nostra città allo sfacelo: verso la totale svendita dei diritti a vantaggio dei poteri forti. Dei 18 punti in odg, il M5S è stato artefice di 6 tra mozioni e interrogazioni, oltre a 2 proposte di delibera.

Dopo le poco soddisfacenti risposte dell’Ass. Bartolozzi sul logo “made in Marino”, dove chiedevamo ragione di 135.000,00 euro spesi per un portale che non funziona! (Senza ricevere alcuna giustificazione), il consiglio è entrato nel vivo della discussione.

A proposito delle proroghe dei contratti e degli obiettivi strategici della Multiservizi, il M5S, unica forza di opposizione a proporre emendamenti, non chiedeva altro che l’aggiornamento di alcuni obiettivi, vedi la “filiera corta” a vantaggio di produttori e piccoli commercianti locali per l’approvvigionamento delle mense scolastiche, e la proroga dei contratti secondo legalità, considerando che possono prorogarsi quelli “in house” solo nel rispetto di garanzie, in merito al controllo su spesa e gestione dei soldi pubblici investiti nella partecipata. Siamo stati gli unici a votare contro perché anche queste semplici richieste sono state negate, oltre a sottolineare che la maggioranza ha portato in consiglio la questione dei rinnovi a ridosso di alcune delle scadenze, esercitando una sorta di ricatto morale sul destino dei lavoratori della Multiservizi. Sulle proroghe, si è ribadito che non può darsi per scontato il rispetto dell’interesse pubblico dei cittadini: se gli obiettivi sono raggiunti secondo il controllo della Maggioranza stessa e se il pareggio di bilancio della Partecipata è raggiunto a spese della Cittadinanza (viste le spese del Comune a vantaggio di Multiservizi, che dal 2009 ad oggi sono aumentate di circa 3 milioni di euro l’anno). La coalizione dei Moderati, che crede nella democrazia a seconda delle esigenze di immagine, si è trincerata respingendo le nostre semplici richieste: limitate a poter valutare in consiglio, e nel comitato paritetico competente, il raggiungimento di questi obiettivi in modo trasparente.

Grazie alle nostre due proposte di delibera, entrambe passate col voto dell’intero consiglio comunale, i marinesi potranno beneficiare di un regolamento edilizio che li tuteli maggiormente dal rischio radon, mentre gli imprenditori, soprattutto piccoli e medi, potranno accedere ad un 23% circa di sconto sulla Tari: ricorrendo a Gestori Autorizzati separati da Multiservizi. Sempre in forza dell’ultima proposta M5S, i cittadini potranno tornare a fare compostaggio domestico. Strano il caso, su quest’ultimo punto, che quando proponevamo il ritorno al compostaggio domestico, con uno sconto del 40% sulla parte variabile, ci si rispondeva di non poter andare oltre una quota del 20%: mentre a seguito dell’emendamento delle destre, magicamente, si è potuto tornare a quel 40%, che d’altronde figurava nel precedente regime TARSU. Resta ancora da vedere come si giustifichi, per legge, lo sconto del 50% sulla quota totale Tari, garantito a produttori di ciambelle al mosto e altri prodotti di “promozione del territorio”: senza che questi garantiscano un risparmio uguale e proporzionato alla collettività per la loro gestione dei rifiuti.

Tra le Mozioni, particolare rilievo va dato a quelle relative al Divino Amore. Grazie alla nota di colore di una minoranza tutta compatta contro le speculazioni, stante però l’assenza di Ciamberlano tra le fila del Pd, si è registrata finalmente la presa di posizione della maggioranza, che ha espresso il suo fermo favore per le colate di cemento e che, relativamente all’ipotesi di ampliamento del Parco Appia Antica, non ha potuto obiettare la solita pantomima dei risarcimenti ai costruttori: soluzione praticabile a salvaguardia del territorio, che la maggioranza si rifiuta di calcare a vantaggio delle eminenze finanziarie che stanno dietro il progetto. Qualche dissapore deve essere intervenuto anche tra i banchi delle destre: poiché una sospensione chiesta dal cons. Marcaurelio, di 10 min, è giunta a superare l’ora.

È stata votata all’unanimità la nostra Mozione sugli “Albi disoccupati”: grazie alla quale tutte le società concessionarie di servizi o lavori pubblici, a seguito di acquisto di voucher (C.d. “Buoni lavoro”) da parte del Comune, potranno vedersi impegnate a dover impiegare forza lavoro tra disoccupati e inoccupati residenti, selezionati all’interno di appositi Albi. Stesso dicasi per la Mozione sul Baratto amministrativo: in virtù del quale i cittadini in difficoltà col pagamento delle tasse, potranno rendere servizi al Comune liberandosi del debito verso la P.A. Non è passata invece la Mozione sulle compensazioni, che avrebbe permesso alle aziende creditrici del Comune di lavorare senza pagare le tasse per i servizi locali, anziché far gravare sui cittadini, magari con acrobazie amministrative,  la soddisfazione delle proprie esigenze di profitto. Mentre la Giunta dichiarava che le compensazioni sono già in essere tra i Regolamenti tributari del Comune di Marino, si è chiesto come mai non venga fatta valere: azzardando la risposta che, visti i privilegi garantiti ai poteri forti e in barba alle leggi, forse le risorse pubbliche sono già tanto sprecate da non poter bastare per tali auspicabili finalità. Resta da vedere, a proposito delle Mozioni votate dalla maggioranza, se verranno poi di fatto rese operative tramite delibere di Giunta: ciò che non è successo, ad esempio, per la Mozione sull’Ufficio di progettazione europea, votata ormai circa un anno fa, o per le proposte in sede di Bilancio preventivo 2014, approvate nello scorso settembre ma rimaste lettera morta.

Ultimo argomento i progetti di integrazione su rifugiati e migranti. Volevamo che il consiglio si facesse protagonista di un progetto innovativo che coinvolgesse le associazioni del territorio, così da evitare di pagare il costo sociale dei bandi della prefettura. Su questo punto – in vista di una apertura effettiva della maggioranza – abbiamo rinviato la discussione della mozione al prossimo consiglio, confidando di trovare in commissione urbanistica un testo condiviso, che restituisca a Marino l’immagine di cittadina accogliente e tollerante: in pratica il contrario di come i media ci hanno descritto con la questione “Paoline”.

I Moderati continuano a nuocere gravemente al futuro: quello che più fa arrabbiare è che basterebbe poco e che non costerebbe poi molto tornare al giudizio democratico degli elettori. Per chiunque sia alla ricerca di Istituzioni che tornino ad essere al servizio di diritti ed interessi pubblici di tutti, senza garantire profitti e privilegi di pochi: niente paura, “Stiamo arrivando”!

Gruppo consiliare M5S città di Marino

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