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Marino: il Sindaco trasferito in carcere, prima a Velletri e poi a Rebbibia

L’Unione di Centrosinistra scrive ancora a Ministro e Prefetto: “dopo il trasferimento in carcere del sindaco Silvagni, scioglimento inevitabile del Consiglio Comunale!

Questi nuovi e comprovati provvedimenti della Magistratura impongono il definitivo intervento del Ministro e del Prefetto anche sul Consiglio Comunale, ormai allo sbando e privo di credibilità.
Con questa dura sottolineatura l’Unione di Centrosinistra (composta da Sinistra Ecologia e Libertà, Socialisti Marino, Circolo P.D. Boville, Lista Liberazione in Corso, Nuovo Riformismo Avanti) chiede ancora ufficialmente al Ministro dell’Interno e al Prefetto di provvedere allo scioglimento del Consiglio Comunale di Marino, visti i gravi fatti che continuano a susseguirsi e che si apprendono dalla stampa locale.

“Sembra di stare in un romanzo di fine ottocento – prosegue la nota dell’Unione di Centrosinistra (U.C.S.) -, o in una parodia, venuta molto male, di una puntata della vecchia fiction televisiva ‘La Piovra’: ordini che, sembra, siano stati dati e ricevuti tramite “pizzini” ad una parte del Consiglio Comunale; Consiglio che resta senza Maggioranza (rimasti in 10 su 25 a difendere la cementificazione al Divino Amore, nell’ultimo Consiglio Comunale del 29 luglio). Lo stesso Consiglio che non riesce nemmeno a istituire l’apposita Commissione d’Inchiesta. Una tragica farsa. Un’agonia ingiustificata e non più tollerabile! Gli ultimi gravi provvedimenti della Magistratura – dall’arresto in carcere del Sindaco Silvagni: passato da Velletri per finire subito dopo a Rebibbia – testimoniano, senza alcuna ombra di dubbio, come sia ormai allo sbando una classe dirigente confusa e pericolosa per le istituzioni. Ci domandiamo se risponda al vero ciò che riporta la stampa, e cioè che dal luogo preposto agli arresti domiciliari del Sindaco siano usciti “pizzini” recapitati ad un non meglio identificato Assessore? Se così fosse, quali effetti questi avrebbero avuto sulle scelte del Consiglio Comunale? Esisterebbe – prosegue la dura nota dell’UCS –, dunque, sostanza rilevante dal punto di vista penale? La “Maggioranza”, monca e ormai evidentemente allo sbando, tenta ancora di salvare la cementificazione al Divino Amore, ma si spacca. Ecco in cosa ha brillato la maggioranza di centrodestra, non certo nel buon governo e neanche nell’ordinaria amministrazione: ormai “L’OPPIO DELLE FESTE NON TIRA PIU'”; i cittadini, illusi e disillusi, sono stufi, allarmati, preoccupati per la paralisi istituzionale ed il caos amministrativo. Riteniamo che, senza ulteriori approfondimenti il Ministro e il Prefetto, alla luce anche delle ultime allucinanti novità, possano, anzi debbano, provvedere per il Commissariamento degli Organi Elettivi del Comune di Marino nonché di Dirigenti collusi e responsabili di questo malgoverno in violazione di leggi (come la magistratura ha già accertato). Con tale spirito di servizio – chiosa la nota dell’Unione di Centrosinistra di Marino – i nostri Consiglieri Comunali (Eleonora Di Giulio e Enrico Iozzi) si sono rivolti nuovamente, con una lettera inviata tramite raccomandata, al Ministro e al Prefetto di Roma affinché mettano fine a questa situazione surreale e restituiscano la parola, dopo il doveroso passaggio Commissariale, ai cittadini, quindi alla democrazia. Solo cosi si potrà avere quella fondamentale rinascita civile e democratica senza la quale i cittadini non potranno scegliere amministratori onesti e competenti, liberi da oscuri condizionamenti, ne un programma che persegua sani interessi generali”.

 

 

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