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Nuovo arresto in piazza a Marino nelle indagini su politica-corruzione e usura

In manette un usuraio 62enne ben noto nel centro storico e legato alla politica.

Altro avviso di garanzia anche per Fabio Silvagni, appena condannato dal tribunale a Velletri per reati di corruzione e peculato.

Che le indagini della procura, in silenzio, procedessero, lo sapevano tutti a Marino. Anche tra quelli, specie i politici, che continuano esternamente a far finta di niente, si sapeva che qualche altro arresto ‘importante’ scatenato dalle indagini su politica-corruzione-usura sarebbe arrivato.

La notizie è secca: i carabinieri del nucleo operativo di Castel Gandolfo  del tenente Iacovelli con un intervento  in pieno centro storico davanti a decine di testimoni stamani hanno arrestato un noto personaggio di Marino. L’uomo, M. A. di 62 anni, considerato dagli inquirenti molto vicino all’ex Sindaco Fabio Silvagni, sarebbe a capo di una ben impiantata organizzazione dedita all’usura e strozzinaggio che agiva nell’area di tutti i Castelli Romani, ma che a Marino radicava le sue forze e coperture migliori. Un nuovo avviso di garanzia è arrivato anche all’ex sindaco Fabio Silvagni. Secondo l’indagine condotta dai carabinieri, a fare le spese dell’usuraio sarebbero stati diversi imprenditori della zona, molti commercianti di Marino, ma anche l’ex presidente del consiglio comunale di Marino sig. Umberto Minotti, che avrebbe chiesto soldi in prestito all’arrestato proprio su suggerimento e, a quanto pare, intermediazione di Fabio Silvagni.
Per l’usuraio risulterebbe anche l’aggravante, secondo le informazioni che giungono dagli inquirenti, di aver commesso i fatti nei confronti di persone che svolgevano, e svolgono, attività imprenditoriali, artigianali e che per varie ragioni si trovavano in uno stato di bisogno.  I Carabinieri hanno ricostruito con pazienza certosina la ragnatela di contatti, di prestiti, di modalità di restituzione che erano  gestiti con assoluta disinvoltura dal 62enne, che, sempre per gli inquirenti, esercitava le sue attività illecite tra il bar e la piazza principale del comune, così da garantirsi sempre la massima visibilità.
Dopo il clamore dell’arresto di M. A., probabilmente tornerà ora il silenzio. A quando il prossimo blitz? Non c’è che da aspettare mentre,  intanto, la pentola marinese continua a bollire.

 

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