Un allarme lanciato da un lettore
Questa è una notizia importante per chi ha un cane. E ancora più importante per chi ha bambini piccoli. Nel prato compreso tra via Piergiorgio Frassati e via Maroncelli, a Santa Maria delle Mole, in una zona verde indicata come Mugilla, pare che qualcuno abbia gettato una gran quantità di veleno per topi.
Sabato scorso, mentre passeggiavo col mio cane, parecchie persone mi hanno messo in guardia. Mi hanno raccontato che un cane avrebbe leccato una delle pastiglie e sarebbe stato ridotto in fin di vita. Non sappiamo se si sia salvato. Anzi, invitiamo i padroni a darci sue notizie.
Nei giorni successivi, altre notizie si sono inseguite: chi parlava di un cane reso cieco dal veleno, chi ridimensionava la portata della notizia.
Se fosse confermato, il gesto non sarebbe soltanto un atto di cattiveria, ma di folle irresponsabilità. E’ noto infatti che il veleno per topi va piazzato negli appositi contenitori, per evitare l’ingestione accidentale di altri animali o, Dio non voglia, di bambini. Il fatto che la sostanza sia stata sparsa in grandi quantità e senza protezioni non lascerebbe dubbi sulle reali intenzioni dell’iniziativa.
Naturalmente si moltiplicano le speculazioni sulle ragioni del gesto. Qualcuno sospetta che sia opera di una persona squilibrata, altri ipotizzano che sia stato un modo per tenere alla larga gli scocciatori da un’area verde su cui pesano pesanti interessi di speculazione edilizia. Questa seconda ipotesi mi pare meno plausibile. Sappiamo che su quel prato, denominato Mugilla, un prezioso angolo verde in cui sono presenti anche dei reperti archeologici. Nella stessa area sono state assegnate licenze edilizie in una operazione di speculazione edilizia contro cui alcuni comitati comitato di cittadini ha presentato un ricorso già dal 2011. Ma sono certo che la sete di cemento non arriva a simili atti di barbarie.
R.F.