Il PD gioca a perdere?

Una scelta debole e contraddittoria che avvantaggia gli avversari di destra e del M5S

Quindi sarà Oriano De Luca il candidato del PD e anche di una quota parte del centrosinistra di Marino.
I cori entusiastici nel PD che inneggiano, dopo la scelta di De Luca, alla vittoria del centrosinistra si alzano da molti dei lati, ma soprattutto, unanimemente, dai livelli superiori, e questo deve far riflettere.

Il tessitore delle vicende PD degli ultimi 15 anni, il senatore Bruno Astorre, commenta “Oriano De Luca … una sintesi e una convergenza su un nome in grado di vincere”, il consigliere regionale PD Lupi fa eco “Esprimo tutta la mia contentezza per l’unità trovata dal centrosinistra di Marino e per la candidatura di Oriano De Luca a Sindaco”. Analoghi giudizi da parte della Segreteria Provinciale e Regionale PD. Anche Ambrogiani, Rapo, Trabalza e la ex segretaria Silvani localmente plaudono alla scelta fatta “ora si tenga unito il centrosinistra e si vada a vincere”. Insomma De Luca – precedentemente DS e poi a supporto di Palozzi (Forza Italia) dal 2011 in avanti fino a Silvagni – è l’uomo nuovo del centrosinistra. Il fatto che sia una espressione del trasformismo locale più bieco non sorprende nessuno., anzi tutti sono contenti!

Forse vuole dire che il PD proprio De Luca, cioè un non PD, voleva?
Forse vale la vecchia logica già messa in atto a Marino dal PD e dalla sua guida storica di giocare ‘per perdere’?
Forse ad Astorre, Lupi e Co interessa un PD localmente debole in modo da continuare, sottobraccio con Palozzi, la distruzione del territorio con la cementificazione?
Ma dove sono finiti gli intendimenti della Di Giulio e di Laurenti che lasciano da solo Santarelli, con Mestici e Comandini, a gridare all’inciucio?

Insomma, i vertici del PD sono tutti contenti: ma gli elettori cosa penseranno di una scelta così debole e contraddittoria che sembra aver fornito, inaspettatamente, un’arma in più al deflagrato centrodestra in ricostruzione, allo stesso Palozzi – silenzioso su Marino come non mai-, e anche al crescente Movimento 5 Stelle a guida Colizza con il supporto di Tammaro?

Manca poco per vederlo, e le sorprese potrebbero essere ancora molte.

 

 

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