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Ma che fa la Caporale, porta a termine la speculazione di Palozzi e Silvagni?

Comitati e associazioni indignati contro il Commissario Prefettizio

Cittadini uniti per fermare la colata di cemento al Divino Amore, ma intanto arriva la prima gettata a Mugilla. Sintesi dell’incontro pubblico organizzato da ACC a Santa Maria delle Mole.

Con la partecipazione di molteplici delegazioni di Comitati e Associazioni – sia locali che nazionali-, si è tenuto ieri presso la sede di Legambiente a Santa Maria delle Mole un incontro promosso dall’Assemblea Contro la Cementificazione (ACC) a cui hanno aderito il Comitato Argine via Divino Amore (ADA), Legambiente Appia Sud ‘il riccio’ e Italia Nostra Castelli Romani. Ma non sono solo queste le associazioni che hanno partecipato all’evento: tra i partecipanti spiccavano anche i rappresentanti dell’Associazione Sapere Aude e Marino Aperta Onlus con i rispettivi presidenti, l’associazione ‘Per il Cambiamento’, oltre ad alcuni noti personaggi politici come l’ex consigliere comunale Adolfo Tammaro (Movimento per il Cambiamento)- storica bandiera in consiglio comunale nell’era Palozzi/Silvagni della lotta a difesa dell’area del Divino Amore Mugilla -, gli ex consiglieri comunali M5S Carlo Colizza e Marco Cacciatore e il segretario locale IdV Marco Comandini, oltre a diversi semplici cittadini. L’incontro è stato aperto dal prof. Emanuele Loret, in rappresentanza di Italia Nostra: il noto ricercatore in ambito scientifico e ingegneristico ha mostrato attraverso delle slide l’attuale drammatica situazione di Marino sia per gli aspetti relativi all’acqua sia in termini di valutazione dell’impatto sulla qualità della vita che avrebbe, su un territorio già attualmente compromesso, la realizzazione dell’operazione Divino Amore/Mugilla da circa 15.000 nuovi abitanti e oltre 1.300.000 metri cubi di cemento. Dopo l’intervento del prof. Loret si sono succeduti i rappresentanti dei comitati e delle associazioni presenti. Ecco gli aspetti salienti emersi:

 

Tutte le organizzazioni intervenute si sono mostrate fortemente indignate dal mancato ricevimento dei cittadini da parte del Commissario e hanno proposto azioni immediate per poter verificare in tutti i modi leciti quali atti il Commissario avrebbe effettivamente mandato avanti e quale sia lo stato dell’iter dell’urbanizzazione Divino Amore/Mugilla. Sono state previste a questo riguardo delle iniziative dirette verso il Commissario, il Prefetto e di mobilitazione della cittadinanza di Marino già dai prossimi giorni. E’ stato anche chiesto alle forze politiche presenti di sostenere concretamente, e non solo a parole, la lotta per la difesa dell’area verde del Divino Amore, Mugilla e Mazzamagna entrata, a quanto pare, in una fase critica.

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