Restano (forse) cinque nomi. Intanto magistratura e ANAC continuano le loro indagini
Su queste rinunce un breve riflessione va spesa. La strada della politica, come quella dell’inferno, è da sempre lastricata di buone intenzioni che, durante il cammino, si perdono lasciando spazio molto spesso all’opportunità, più o meno personale, di avere un posticino in Consiglio Comunale o in Giunta o in qualche Consiglio di Amministrazione. Ma, ci domandiamo, i cittadini di Marino non sono stanchi, oltre che della conclamata corruzione diffusa tra i politici che hanno recentemente governato marino, di questi giochetti? Forse il 5 giugno, dopo l’apertura delle urne elettorali capiremo qualcosa in più su questo, anche se la possibilità che ‘tutto cambi perchè nulla cambi’ è tutt’altro che remota, specie con il clientelismo socialmente apprezzato che si tocca non mano nel tessuto sociale di Marino.
In ogni caso, alla fine della fiera dei ritiri, i candidati sindaco in lista restano, apparentemente, cinque: Carlo Colizza per il Movimento 5 Stelle, Stefano Cecchi per il Centrodestra, Eleonora Di Giulio per il Centrosinistra, Sabrina Minucci per la Destra e, sempre se non cambierà idea sul filo di lana, Giulio Santarelli per i Socialisti.
Nel silenzio, invece, continuano le indagini della Procura di Velletri, così come si sta chiudendo in questi giorni l’indagine sugli appalti degli ultimi dieci anni a Marino che ha condotto l’Autorità Nazionale AntiCorruzione (ANAC) dal novembre scorso. Chissà se i prossimi giorni ci riserveranno ulteriori, comunque amare per la cittadinanza, sorprese.
Comunque sia, auguri a questi cinque concorrenti, e vinca il più onesto e preparato per governare!