Cecchi sulla cementificazione del Divino Amore-Mugilla: andiamo avanti con il progetto!

Intanto, sull’altro fronte, i cittadini di ADA, ACC e i comitati ambientalisti hanno superato quota 1500 firme per la moratoria sul cemento

Durante il dibattito a 5 dei candidati sindaco di Marino svolto il 20 maggio scorso in Sala Lepanto la questione cemento al Divino Amore/Mugilla è risuonata più volte nelle domande e nelle risposte dei candidati.

Tra le risposte, l’unica  favorevole alla cementificazione di questa area, è stata quella del candidato del centrodestra Stefano Cecchi che, in perfetta continuità con la giunta Palozzi prima e quella Silvagni dopo, ha dichiarato di voler portare avanti l’operazione Divino Amore-Mugilla di cui non ravvede illegalità di sorta. Questa operazione, che gli ambientalisti chiamano speculazione,  prevede di cementificare per oltre 1.300.000 metri cubi in  zona attualmente totalmente verde alle spalle di Santa Maria delle Mole, realizzando una nuova città che raddoppierebbe gli abitanti attuali di Santa Maria  e Frattocchie, portando gli abitanti della pianura di Marino a 40.000. Cecchi ha detto eplicitamente, bontà sua, che “se il TAR annullerà gli atti, lui non si opporrà!”.

Passando sul fronte opposto, i cittadini di Argine via Divino Amore (ADA) e dell’Assemblea Contro la Cementificazione (ACC), appoggiati dalle forze ambientaliste di Legambiente e Italia Nostra, hanno superato le 1500 firme al Prefetto di Roma per la Moratoria proprio contro la cementificazione della stessa area: l’obiettivo dei Comitati e quello di attendere gli esiti dei ricorsi al TAR da loro presentati, esiti che potrebbero annullare gli atti dell’operazione ‘speculativa’ avviata dal sindaco Adriano Palozzi nel 2011 e ancora oggi sostenuta apertamente dal candidato Cecchi.

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