Ancora un evento di contenuto per il M5S che chiude la sua campagna elettorale a Santa Maria delle Mole. La piazza ospita intorno alle 19 circa trecento persone e quando sale sul palco il giudice Imposimato gli applausi si susseguono ad ogni passaggio. “Avete un ottimo candidato sindaco, l’avvocato Carlo Colizza. Io l’ho conosciuto e apprezzato. Qui avete la possibilità il 19 giugno di cambiare la storia di un paese che è stato governato da personaggi corrotti che sono stati anche condannati dalla magistratura. Non esiste altra possibilità se volete far rinascere questo territorio”. Poi un passaggio sulla mafia e la camorra che hanno infiltrato le istituzioni e un attacco a chi con il cemento e la speculazione costruisce le sue carriere politiche“.
Dopo Imposimato la parola passa a Fucci. “Abbiamo in tre anni cambiato il volto della nostra città di Pomezia. Abbiamo tagliato gli sprechi e le clientele per milioni di euro e oggi siamo in attivo con il bilancio. Abbiamo una raccolta porta a porta che funziona davvero, prima di noi stavano al 5% di differenziata, oggi siamo un modello per tutti. Abbiamo fermato la speculazione sul cemento e investito sui servizi e le infrastrutture. Abbiamo anche finanziato le piccole e medie imprese, aiutando il nostro territorio allo sviluppo e introdotto il reddito di cittadinanza. Tutto questo in appena tre anni, tutto questo semplicemente con le ricette del M5S e con l’onestà“.
Intervengono anche le conigliere regionali Corrado e Denicolò, mettendo in evidenza la povertà politica delle controparti, le contraddizioni del PD di Zingaretti ?di ?
cui non ci si può fidare e poi i passaggi su Palozzi, politico di spessore infinitesimo, in caduta libera nel suo percorso con Forza Italia, che sempre di più in questi ultimi anni ha mostrato, a Marino e in Regione Lazio, il suo vero volto di arroganza e incapacità in politica. Colizza alla fine della manifestazione sorride divertito dinnanzi agli ultimi volantini provocatori del Centrosinistra di Eleonora Di Giulio: “Noi pensiamo ai cittadini, il resto non ci interessa!“. Intanto il 19 giugno, giorno del ballottaggio, sta arrivando e la rivoluzione silenziosa della gente comune, dei ‘grillini’ e delle ‘formiche’ di Marino, oggi insieme in un coeso e preparato M5S di Marino, è davvero alle porte.
Marco Carbonelli