Divino Amore e Mugilla, gli impegni espliciti con i cittadini. Gli ultimi tentativi della vecchia dirigenza di imporre la cementificazione
In una Assemblea pubblica, a porte ovviamente aperte, condotta nella sala del Consiglio Comunale, il sindaco Carlo Colizza e l’assessore Adolfo Tammaro hanno incontrato oltre 40 cittadini in rappresentanza dei Comitati e Associazioni che da anni si battono contro il cemento nelle aree del Divino Amore e Mugilla. I rappresentanti di ACC, ADA, Legambiente Appia Sud e Italia Nostra Castelli Romani hanno occupato, su indicazione di Colizza, i banchi consiliari per facilitare la discussione.
L’assemblea, che è durata circa un’ora, ha visto prima i rappresentanti di ACC e poi di ADA porre domande di natura tecnica al Sindaco, sia sui palazzi in corso di realizzazione in area Mugilla sia sulle perimetrazioni in atto nell’area Negroni/Tudini del Divino Amore. La linea tracciata da Colizza è stata molto chiara, l’obiettivo è arrivare alla revoca delle delibere del 3 agosto 2011, quelle approvate da Palozzi e il centrodestra. Colizza ha indicato la necessità di fare dei passaggi prima in giunta, in tempi stretti, per prendere le distanze dal progetto di cementificazione, poi in consiglio comunale, per avere un mandato esplicito verso la revoca, fino ad arrivare alle vere e proprie revoche. Il tutto sarà fatto senza mettere a rischio le casse comunali e riconducendo gli errori o gli eventuali atti illeciti del passato ai soggetti che li hanno determinati. Tra i fatti più recenti, Colizza ha indicato una revoca effettuata proprio nella mattinata stessa, 29 luglio 2016, di un atto a firma Stefano Petrini verso ENAC che chiedeva in data 30 giugno 2016, cioè dopo l’insediamento del sindaco M5S, l’innalzamento proprio per le aree del Divino Amore di due metri dei vincoli aeronautici, guarda caso per rendere compatibile il progetto speculativo con le quote autorizzabili per il volo. Ovviamente il nuovo Sindaco e la nuova giunta non erano a conoscenza di questa trasmissione di richieste ad ENAC, l’ennesimo tentativo goffo fatto, da quel che si capisce, dalla vecchia dirigenza di mandare avanti il progetto Divino Amore. Ci domandiamo: ma pagherà mai qualcuno per questi gravi comportamenti amministrativi che sembrano irrispettosi di qualsiasi norma comportamentale? Ora l’atto è disinnescato, e sia Colizza, sia Tammaro, hanno assicurato di operare in questa fase con la massima attenzione proprio per rendere vane tutte le possibili trappole lasciate, evidentemente, dai vecchi amministratori e dalla dirigenza non confermata. Insomma, buone notizie per i comitati di cittadini, usciti piuttosto soddisfatti dall’incontro, cattive notizie per gli speculatori del cemento, per Palozzi e la sua vecchia armata politica.
La Redazione
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