Abbiamo ricevuto in redazione diverse mail allarmate dopo l’articolo pubblicato sul Caffè, pag. 2 del 14 settembre 2016, a firma Daniele Castri. Questa è una delle più significative, pubblicata anche come commento ad una notizia, che riportiamo di seguito integralmente.
Salve
più grandi sono le speranze e le aspettative, maggiori rischiano di essere la delusione, lo schifo e la rabbia quando si deve ammettere con amarezza che forse non sono proprio “tutti uguali”, ma spesso, troppo spesso lo diventano appena arrivano a sedersi su determinate poltrone: per chi se lo fosse fatto sfuggire, riporto il seguente link ad articolo uscito sull’ultimo n. de “Il Caffe'”, dove si apprende che “nottetempo” sono partiti i primi cantieri per alcuni edifici (“palazzoni”) compresi nella speculazione, a quanto pare “con la benedizione” dell’amm. comunale, che si guarda bene dal rispondere alle “domande scomode” dei giornalisti:
http://archivio.ilcaffe.tv/archivio/castelli373.pdf
ma che diavolo sta succedendo: qualcuno è in grado di dare qualche spiegazione / aggiornamento sulla vicenda?
L’articolo del Caffè non ci era sfuggito come Redazione e di seguito vogliamo riportare solo riflessioni tecniche (quelle politiche le lasciamo ad altri) che però fanno capire come il povero Castri sia male informato e, a voler essere buoni, ambiguo nel suo articolo.
1) Non è vero che sono partiti improvvisamente dei cantieri di Marino 2. La prima frase di Castri è ambigua e sottende una falsità. Infatti, i cantieri di cui parla l’impreciso giornalista del Caffè sono a Mugilla, cioè a Santa Maria delle Mole (che non è l’area del Divino Amore dove Marino 2 dovrebbe sorgere) e sono licenze già concesse nel 2014 e nel 2015, cioè ben prima dell’insediamento dell’attuale giunta pentastellata a Marino. Gli scavi di questi cantieri sono di fine 2015, ben precedenti alle elezioni, così come le prime cementificazioni delle fondamenta.
2) Da quando c’è stato l’insediamento della giunta Colizza, a verifica degli atti fatta da ACC e ADA anche di recente, nessun permesso a costruire è stato rilasciato non solo nell’area Divino Amore/Mugilla/Mazzamagna ma addirittura in tutto il territorio di Marino. Quindi, tutti i doppi sensi sulla connivenza con i costruttori e l’attuale amministrazione sono semplicemente infondati.
3) L’impreciso Castri sapeva benissimo dei permessi a costruire a Mugilla del 2014 e del 2015 in quanto, proprio per l’Assemblea Contro la Cementificazione, si era fatto referente per un ricorso TAR specifico su questi permessi, ricorso mai presentato pur se, con finanziamento assicurato in larga parte dal M5S di Marino, fortemente voluto da ACC e Legambiente Appia Sud. Fatto sta che da un anno il sig. Castri non è più il referente legale di ACC.
4) I ricorsi TAR presentati da ADA-Legambiente Appia Sud, Italia Nostra Castelli Romani (3 ricorsi, più 2 depositi aggiuntivi), ACC (1 ricorso 2011), Italia Nostra nazionale (1 ricorso ad Adiuvandum ad ADA nel 2014), Città Metropolitane di Roma (1 ricorso 2015) ancora pendono al TAR del Lazio che in 5 anni non si è espresso sulla vicenda, ma che prima o poi dovrà pur esprimersi. L’esito di questi ricorsi potrebbe cancellare in un sol colpo le due costruzioni e mezza alzate con grande fretta a Mugilla e fermare definitivamente i progetti EcoVillage-IdeaFimit sul Divino Amore.
Sintetizzando, la situazione tecnica sul Divino Amore è: i cantieri aperti a Mugilla sono relativi ad un periodo precedente alle elezioni 2016; nessun permesso a costruire esiste per l’area Negroni/Tudini (Divino Amore) e a Mazzamagna e, vista la delibera di giunta 5S a Marino in agosto scorso, è davvero molto probabile che queste licenze non ci saranno mai. Inoltre, da metà agosto anche gli esponenti di Forza Italia chiedono di fermare la cementificazione, precedentemente da loro voluta, e questo potrebbe determinare una decisione più rapida al TAR dove si potrebbe assistere a tempi relativamente brevi all’annullamento di tutto il pacchetto Palozzi del 2011.
Per gli amanti dei numeri, gli appartamenti previsti dalla speculazione voluta dal centrodestra di Marino, con la connivenza della Regione Lazio di centrosinistra, per Mugilla/Divino Amore/Mazzamagna erano oltre 5500 per oltre 15 000 abitanti. Di fatto oggi godono di formale regolare permesso a costruire (del 2014-2015) circa 80 appartamenti nell’area Mugilla, per circa 250 abitanti. Tutto il resto è totalmente fermo e non è detto che a breve anche gli 80 appartamenti di Mugilla, di cui al momento solo una trentina in reale costruzione, vengano fermati, o per opera del TAR o per decisioni in Comune a Marino e in Regione.
Chi ha orecchi può ben intendere!
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