Il 19 dicembre scorso, a seguito di una lettera formale del sindaco di Marino Carlo Colizza a Zingaretti, l’ass. Civita ha convocato il primo cittadino castellano per parlare dell’annosa questione del cemento al Divino Amore di Marino. Le prime indiscrezioni emerse, confermate dalle dichiarazioni pubbliche del sindaco Colizza durante la conferenza stampa del 20 dicembre scorso, descrivono l’incontro fugace: l’ass. Cività, già sostituto di Zingaretti, aveva fretta quel giorno e le poche battute sono state scambiate, come riferisce Colizza, quasi sulla porta della stanza. L’argomento sintetico di Civita è significativo “Allora rinegoziamo la questione Divino Amore?”. La risposta di Colizza è stata altrettanto chiara “Questo termine non lo conosco, non appartiene alla posizione del M5S su questa questione: piuttosto allarghiamo i perimetro del Parco Appia antica “. Niente di più al momento, se non l’impegno di rivedersi a gennaio 2017.
Due considerazioni, a noi osservatori piuttosto coinvolti sul tema cemento al Divino Amore, nascono spontanee. La prima è sul termine ‘rinegoziazione’, sostantivo che è costato caro al candidato sindaco del centrosinistra Eleonora Di Giulio in campagna elettorale, che lei lo voglia ammettere o no, e che qui ritorna di moda, come a dire: ‘il PD e il centrosinistra regionale al Divino Amore ci vuole costruire, non l’avete ancora capito voi marinesi‘. La Di Giulio, sconfitta sonoramente al ballottaggio probabilmente proprio su questo tema del cemento, rifletta su quello che, agli occhi di molti – a partire dall’esperto socialista Santarelli che l’ha ripudiata in campagna elettorale – vuol dire ‘rinegoziare’, un sconfitta già dichiarata prima della stessa battaglia.
La seconda considerazione è che il termine vago ‘rinegoziare’ ricorda tanto ‘rivisitare’, parola amara nella politica di Marino che costò ad Onorati la poltrona di sindaco nel 2005: per questo fa benissimo il sindaco Colizza e tutto il M5S a starne ben distante.
A gennaio 2017 la prossima, ennesima, mossa, in attesa dello scacco matto finale atteso da molti.
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Anno decisivo per le sorti del Divino Amore. Tutti insieme al sindaco Colizza ed ai Cittadini di ADA e ACC per mandare a casa palazzinari e speculatori.
Sarà certamente un BUON ANNO.
Civita, esecutore senza idee del silenzioso e pericoloso Zingaretti, quando era a capo della Provincia, si espresse contro il Divino Amore; ora, evidentemente sottoposto a rigido controllo, da parte di palazzinari e piddini da riporto, usa termini politichesi, chiaramente favorevoli alla cementificazione. Per fortuna i cittadini di Marino si sono espressi in modo altrettanto chiaro alle ultime elezioni: a casa PD e destra fallimentare, a casa Zingaretti e i palazzinari, CIAO CIAO DIVINO AMORE ! Tieni duro Colizza, non deludere i tuoi elettori ed i tuoi concittadini.