Il dibattito politico a Marino spesso travalica con la polemica i contenuti, non è una novità. La polemica inutile, poi, si sovrappone soprattutto nei social network alla critica costruttiva. Di recente è toccato al tema della mobiltà. Così, tra gli sbraiti scomposti di Palozzi e una lamentela di gente più o meno del centrosinistra fino alle ultime elezioni del 2016, è stato accolto il protocollo d’intesa a marchio M5S sulla mobilità che ha visto il comune di Marino, con l’assessore Tammaro, assieme agli assessori di Pomezia e Genzano, predisporre gli atti e partecipare ad un progetto di finanziamento dal Ministero dell’Ambiente per incentivare la mobilità sostenibile soprattutto nei pressi delle scuole. Il progetto M5S è lineare: si tratta di creare delle aree cosiddette ‘ zone 30’ a velocità ridotta nei pressi delle scuole, di migliorare gli attraversamenti pedonali che utilizzano i ragazzi per recarsi a scuola, di incentivare l’uso della bicicletta anche tra gli adolescenti con delle rastrelliere in punti strategici del territorio e nelle scuole, e di percorsi cosiddetti pedibus per far raggiungere, con un mezzo alternativo alla macchina e con un adeguato grado di protezione, a piedi le scuole da parte dei bambini. Inoltre, si parla di formazione e informazione, fatta nelle scuole, dei ragazzi e dei genitori sulla mobilità sostenibile. Questi erano gli ambiti dei finanziamenti richiedibili (il comune di Marino ha deciso di investire con la giunta del M5S su questo tipo di mobilità 120.000 euro, di cui circa 75.000 dovrebbero arrivare dal ministero dell’Ambiente se il progetto sarà approvato) e su questa base l’ass. Tammaro ha indicato gli obiettivi degli interventi.
Fino a qui, per le persone di buon senso, ci sarebbe di che rallegrarsi, ma non è così per i ‘solitoni’ che caratterizzano la vecchia politica di Marino. In particolare registriamo, sguaiato e nervoso, il commento del con. regionale Palozzi (vedi post di seguito), un volta ‘boss’ incontrastato del centrodestra marinese, oggi piuttosto isolato nello sfaldato scacchiere locale della vecchia politica. Stucchevole la sua polemica, senza argomentazioni e fatta solo di invettive, come da un ultrà di una curva. Pensare che proprio Palozzi nel novembre 2011 bocciò in consiglio comunale con la sua maggioranza la proposta di raddoppio del binario della Roma Velletri che i comitati cittadini di ben 4 comuni proponevano di appoggiare. Molti sbraiti scomposti, oggi come allora, tanti quanti i danni fatti nel tempo del governo del centrodestra a Marino.
