Come aveva anticipato l’ass. Trinca nei giorni scorsi, la Giunta del M5S ha riferito durante il Consiglio Comunale del 31 gennaio scorso, attraverso lo stesso sindaco Colizza, gli esiti dell’ultimo incontro in Regione Lazio del 17 gennaio sul cemento nell’area del Divino Amore/Mugilla di Marino.
Colizza ha riferito al Consiglio e ai cittadini presenti, dal vivo e in streaming, che l’incontro si è svolto alla presenza dell’ass. Civita (Regione Lazio), dell’ass. Trinca (Comune di Marino) e dello stesso sindaco Colizza.
Due le soluzioni prospettate e analizzate nell’incontro.
La prima soluzione proposta è connessa all’operazione di ampliamento del Parco dell’Appia Antica (fortemente caldeggiata dal Comune di Marino e dal M5S in Regione Lazio). Su questa possibilità Civita ha dichiarato che è in trattazione nella commissione urbanistica regionale (da diverso tempo a dire il vero ndr) il Piano di Assetto del Parco dell’Appia Antica che però non comprenderebbe, come volontà del centrosinistra in Regione Lazio, l’allargamento del Parco alle aree di pregio del Divino Amore e Mugilla. In ogni caso, su questo punto si sarebbe lasciato da parte della Regione un piccolo spiraglio di percorribilità, da approfondire in prossimi incontri.
La seconda soluzione, a quel che si è capito messa sul piatto dallo stesso Cività, è legata alla Norma regionale cosiddetta di Rigenerazione legata all’applicazione del Piano Casa Regionale. In questo ambito la Regione potrebbe verificare la possibilità di modificare i vincoli paesistici passando per le aree da cementificare da paesaggio agricolo di continuità a quello di pregio. In questa ipotesi si dovrebbro poi avviare delle valutazioni tecniche sull’impatto in termini di vincolo effettivo dell’area, consentendo al Comune di Marino di operare con strumenti di salvaguardia.
Verranno fissati, come ha indicato Colizza in consiglio comunale, altri incontri nel prossimo futuro per valutare nei dettagli tecnici le due soluzioni discusse al momento.
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E’ inutile sottoporsi a questa estenuante melina di Civita e Zingaretti; questi due personaggi non vogliono cancellare la speculazione edilizia del Divino Amore, per difendere interessi conclamati di palazzinari. Qualcuno si ricorda l'”affare” del palazzo della Provincia di Parnasi, acquistato da Zingaretti per una cifra folle, poco prima dell’abolizione delle Provincie ?
E qualcuno ricorda lo slogan della campagna elettorale di Zingaretti: “Immagina”…cemento zero.