Sono state pubblicate il 23 febbraio scorso sul sito del Ministero dell’Ambiente le nuove osservazioni ai documenti ENAC che riguardano la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) relativa all’aeroporto di Ciampino, valutazione a cui ENAC si è finalmente assoggettata con oltre 10 anni di ritardo dopo le ripetute sollecitazioni e denunce presentate dal Comitato per la Riduzione dell’Impatto Ambientale dell’Aeroporto di Ciampino (CRIAAC).
Dopo la prima fase di raccolta delle osservazioni alla VIA svoltasi nella primavera 2016, ENAC ha prodotto il 20 dicembre 2016 delle prime risposte che, a loro volta fino al 20 febbraio, potevano essere soggette ad ulteriore fase di produzione di osservazioni da parte delle istituzioni e dei cittadini.
Navigando sul sito del Ministero dell’Ambiente dedicato alle VIA ci si accorge immediatamente che a rispondere nei tempi dovuti entro il 20 febbraio 2017 sono stati solo tre soggetti: il Comune di Marino, con il Sindaco Carlo Colizza, Legambiente Lazio con il suo Presidente regionale Roberto Scacchi e il Comitato Aeroporto CRIAAC con il portavoce Roberto Barcaroli e tutto il l’esecutivo dell’organizzazione.
La seconda cosa che balza agli occhi è la totale assenza di osservazioni da parte del Comune di Ciampino – cioè del comune teoricamente più interessato al problema – che, con il suo Sindaco Terzulli, si è sempre dimostrato molto tiepido, per usare un eufemismo, nei riguardi della battaglia condotta sin dal 2005 dai cittadini del CRIAAC. Un’assenza che sicuramente non sarà gradita da grossa fetta della popolazione ciampinese.
Latitante, come al solito su questo tema purtroppo, anche la Regione Lazio che avrebbe potuto, anche con l’aiuto del’ARPA, portare molteplici osservazioni sulle irregolarità sistematiche che vengono registrate soprattutto per l’inquinamento acustico. Assente anche il Comune di Roma, che nella primavera 20016 aveva presentato delle osservazioni, evidentemente troppo preso dalle discussioni in atto sullo stadio a Tor di Valle.
Tornando ai contenuti delle ultime osservazioni, sia Legambiente Lazio sia il CRIAAC si soffermano su molteplici aspetti, anche molto tecnici, minando o mostrando addirittura l’inesattezza di moltissime delle risposte risolutive che ENAC contava di aver fornito nel suo documento di dicembre scorso. Per il Comune di Marino, si può osservare nel documento la presenza di tre osservazioni pesanti come macigni, sul merito del rispetto sulle norme per il rumore, sulla modalità di stima del rumore proposta da ENAC e anche una dura osservazione sull’assenza di informazioni di VIA relativa al periodo 2003-2013, periodo in cui l’aeroporto ha prodotto il suo enorme sviluppo, con un incremento di circa il 500% dei passeggeri trasportati, senza alcun tipo di valutazione di impatto ambientale, pur se obbligatoria già a quel tempo per legge.
Chiarissima la chiusura del documento di osservazione per Marino a firma Carlo Colizza che conclude in questo modo l’analisi: “… si richiede pertanto che la Commissione Tecnica di Valutazione VIA e il Responsabile del Procedimento vogliano respingere la sopra descritta documentazione, presentata dal Proponente (ENAC ndr), e richiedere la produzione/integrazione di una nuova documentazione. Si osserva che, l’intero impianto del Masterplan, compresa l’ultima manovra a giudizio del Comune di Marino elusiva presente nei documenti di Integrazione del dicembre 2016, per quanto attiene la riconduzione dell’inquinamento acustico all’interno dei limiti di legge, appare inaccettabile.”
Una bella grana per le valutazioni del Ministero Ambiente e per il percorso proposto da ENAC che, a questo punto, dovrà probabilmente rivedere ancora le sue risposte e azioni sull’aeroporto di Ciampino. Un plauso invece va certamente, da parte di tutti i cittadini di Ciampino e Marino che hanno a cuore la loro salute, ai componenti del comitato CRIAAC e a Legambiente Lazio, per la loro instancabile e inflessibile battaglia, condotta da 12 anni a questa parte senza una minima esitazione, con una competenza e precisione tecnica che mettono alle corde lo stesso ENAC, deus ex machina dell’aviazione civile in Italia.