Antonio Calcagni nuovo Presidente del Comitato di Quartiere S. Maria delle Mole

Antonio Calcagni è stato di recente eletto nuovo presidente del Comitato di Quartiere Santa Maria delle Mole. Una elezione, questa, che segna un nuovo corso nel Comitato di Quartiere che prima era denominato “di Santa Maria Nuova” e che oggi, invece,  abbraccia in pratica tutta l’area di Santa Maria delle Mole, inglobando  al suo interno i cittadini da via Maroncelli a Via Sciesa, tra la via Appia nuova e il Green House.

Antonio Calcagni è una persona molto nota e molto apprezzata a Santa Maria delle Mole. Dopo 43 anni di servizio nell’Aeronautica Militare, prima presso il Soccorso Aereo  e poi quale responsabile della manutenzione della Flotta degli Aerei di Stato della  Presidenza del Consiglio dei Ministri, Calcagni si ripropone oggi, al termine della sua attività lavorativa, con una nuova veste sul territorio di Marino.

Per dovere di cronaca va ricordato che Calcagni nel 1991, insieme ad un gruppo di amici, fondò e fu il primo Presidente l’associazione ”Progetto Uomo Ambiente” e con questa associazione combattè una importante battaglia per salvare l’area oggi nota come Parco Falcone da possibili edificazioni, per  realizzare il parco chiamato all’epoca ‘Maroncelli’. Proprio nel 1993, sotto la sua guida, il parco Maroncelli per volontà dei ragazzi delle scuole elementari locali fu intitolato a Giovanni Falcone, assassinato pochi mesi prima a Palermo, con partecipazione alla sua intitolazione della sorella del magistrato, Maria Falcone.

Tra i fondatori nel 1994 della Pro Loco di Boville, ha ricoperto la carica di Presidente fino al 2001, lanciando durante la sua carica Bovillestate, manifestazione ancora esistente e molto apprezzata dalla popolazione. Poi, ancora, si deve a lui il lancio nella pianura di Marino di Nataleinsieme e della sfilata storica “Sulle orme dell’antica Bovillae”, rievocazione della traslazione del corpo di Augusto nel suo ultimo viaggio da Bovillae a Roma.

Pubblichiamo di seguito, in modo integrale, il suo saluto di insediamento a Presidente del Comitato di Quartiere. Un discorso appassionato e concreto, un ottimo avvio per un territorio martoriato dalla speculazione e spesso dimenticato dai suoi stessi abitanti.

Saluto di insediamento di Antonio Calcagni

Ringrazio tutti i soci del Comitato di Quartiere Santa Maria delle Mole, per la fiducia accordatami, farò tutto il possibile per meritarmela. Voglio ringrazio il Presidente Onorario, Orlando Papalini ed attraverso lui, tutti coloro che prima di me hanno servito e continueranno a servire, questo Comitato, un Comitato che ha dimostrato di sapersi rinnovare senza per questo dimenticare  il proprio passato.

Ed ora veniamo a noi, il mio concetto di Comitato di Quartiere si estrinseca in una sola parola “Libero”.

Libero cioè di fare il proprio compito senza il benchè minimo condizionamento politico, con l’unico obbiettivo quello di contribuire a migliorare le condizioni di vita nella nostra Cittadina.

Libero quindi di condividere ma anche di  contestare, le scelte politiche di questa o quella Amministrazione, il tutto però in un contesto di leale e cristallina collaborazione, scevro da ogni preconcetto.

L’ambito di azione del nostro Comitato, si legge dallo statuto, si estrinseca essenzialmente nel territorio di Santa Maria  ma  più  in generale su tutto il territorio dell’Ex Comune di Boville.

Questo non vuol dire assolutamente che vogliamo prevaricare nessuno, ma soltanto che se  stimolati ad intervenire, dai Cittadini di quei territori, che non vedono la presenza di altri  Comitato , saremo pronti a fare la nostra parte.

A tal proposito auspichiamo la realizzazione di un forte coordinamento tra tutti i Comitati già esistenti, anche perchè non è più pensabile che i problemi di via A. Sciesa siano diversi da quelli di via A. Moro o di quelli di via Palaverta, oppure che quello che accade oltre la striscia di asfalto dell’Appia Nuova  non debba  interessarci.

Ritornando per ora, nel nostro ambito, La Cittadina di Santa Maria delle Mole, nonostante qualcuno si ostini ancora a classificarla come una frazione, è ormai di gran lunga, il più grande centro abitato ed il cuore pulsante di tutto il Comune. Di questo,  l’Amministrazione Comunale deve  prendere coscienza e comportarsi di conseguenza.

Un primato ottenuto grazie – si fa per dire – a decenni di speculazione edilizia forsennata e sconsiderata che ha visto, triplicati  i suoi abitanti (oggi 16.000) a fronte di opere di urbanizzazione rimaste quelle che erano. Un grande nucleo abitativo quindi, ma concentrato in una ridotta porzione di territorio, da qui scaturiscono tutti i problemi che i Cittadini, sono costretti a subire quotidianamente sulla propria pelle.

Effetto collaterale, ma non per questo minore, di questa immotivata , spropositata e fulminea colata di cemento, un tessuto sociale inesistente dove nessuno conosce  più nessuno e soprattutto dove quasi  nessuno conosce veramente il territorio in cui vive.

Dove conoscere il proprio territorio, è la base di partenza  per poterlo  apprezzare, difendere ,  salvaguardare e promuovere.

C’e’ una  frase che qui è molto ricorrente ed è, ” ma chi se ne frega se … , tanto io a Santa Maria ci dormo soltanto”.

Una approccio  mentale che risulta deleterio sotto ogni punto di vista e che a mio parere è alla base di tutti i nostri problemi. Perchè se è vero che le Istituzioni dovrebbero lavorare a prescindere, ma se una Comunità è Attiva allora è tutta un’altra storia.

Il nostro impegno principale sarà quindi, prima di tutto contribuire, insieme a tutte le realtà associative presenti nel nostro territorio, alla creazione di un tessuto sociale, ricco, vivace, reattivo che abbia a cuore le sorti della nostra Cittadina e che di conseguenza stimoli l’Amministrazione Comunale di turno a porre nella giusta priorità, la questione Santa Maria.

Amministrazioni che nei decenni scorsi, spesso hanno dato prova di anteporre, agli interessi della Collettivita’ , quelli delle lobby, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.

Ora è  giunto il tempo di invertire la rotta, cancellare la folle idea che la speculazione del Divino Amore sia un’opportunità e lavorare per ricucire pazientemente tutte le ferite che abbiamo inferto al nostro territorio.

A tal fine, è bene ricordare alcune delle più urgenti priorità che i Cittadini di Santa Maria si aspettano di vedere realizzate, quali:

• La stazione ferroviaria, che serve ormai migliaia di passeggeri al giorno va ammodernata e collegata, attraverso un passaggio  pedonale, al parcheggio di piazza Albino Luciano, in questo modo verrebbero  decongestionate, dalla presenza di auto in sosta : viale della Repubblica, via Mameli, via Prati e via Martiri  Di Belfiore;
• il nodo stradale che, da viale della Repubblica porta all’Appia Nuova , in particolare da via Mameli in poi,  presenta una serie di peculiarità quali: il passaggio a livello e il semaforo che  rappresentano dei veri e proprio ostacoli e che pertanto, andrebbero  eliminati ( negli anni 90 si è  molto parlato dell’interramento dell’Appia Nuova, che fine a fatto quel progetto?). Nel frattempo, sarà  necessaria  l’installazione di centraline che possano monitorare l’inquinamento atmosferico;
• gli uffici comunali di Santa Maria delle Mole vanno riaperti ;
• altra importante opera che migliorerebbe significativamente la viabilità della nostra Cittadina è la realizzazione di una strada che, partendo da via Capanne di Marino si raccordi , con  Via delle Falcognana, resa  nel frattempo pubblica e quindi completamente  rinnovata,  questo eliminerebbe l’enorme flusso di  traffico di rientro da Roma che, nei  pomeriggi intasa: via P.Maroncelli,  via S.Pellico, Piazza, via Manzoni e Martiri di Belfiore;
• Appia Antica va recuperata completamente e diventare il naturale collegamento pedonale con Frattocchie. A tal fine è  bene ricordare che ad oggi, se si visita la galleria fotografica del sito istituzionale del Comune di Marino , non ne troverete traccia. Una dimenticanza che definirei Clamorosa per una strada che ci invidiano in tutto il mondo;
• mosaici di Santa Maria, che tanto scalpore ed interesse mediatico hanno suscitato, non possono ritornare nell’oblio, chiediamo con forza che venga studiata una soluzione che li renda definitivamente visibili.

Queste ovviamente, sono solo alcune delle priorità  su cui, nei prossimi mesi intendiamo confrontarci con l’attuale Amministrazione comunale, un’amministrazione che fino  ad ora ha dimostrato un sincero interesse nei confronti delle nostre istanze, cosa che ci fa ben sperare.

Antonio Calcagni

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