Il 28 marzo a partire dalla 9,30 presso il Tribunale di Velletri si avvia il processo per un presunto abuso edilizio a Frattocchie, in un’area archeologica pregiatissima dove sorgeva circa duemila anni fa l’antico Circo di Bovillae. Sappiamo tutti che a Marino l’edilizia ha funzionato sostanzialmente senza regole certe, distruggendo il territorio da almeno un decennio, ma quello che è accaduto su quel che resta degli antichi ‘carceres’ del Circo romano di Bovillae lascia senza parole. Già alla chiusura delle indagini il Giudice dell’Udienza Preliminare, dott.ssa De Angelis, ha rinviato a giudizio 7 persone per gli abusi edilizi nel sito archeologico di Bovillae a Frattocchie. Il processo riguarda la costruzione di ben 4 edifici presunti abusivi per un totale di circa 200 mq nell’area archeologia vincolata del Circo Romano. Oltre ai proprietari e al loro tecnico, sono stati rinviati a giudizio nel 2015 l’ex dirigente, due funzionari e un consulente dell’Ufficio Urbanistica del Comune di Marino. L’abuso era stato denunciato dalle associazioni ambientaliste locali che si sono costituite nel 2015 come parti civili in rappresentanza del Comune di Marino, non essendosi costituito a quel tempo il Comune stesso. Sono stati costruiti un casale, con fondamenta in cemento armato su mosaici antichi e strutture di inestimabile valore, un porticato e due grandi gazebo, tutti in un’area con inedificabilità assoluta vincolata con D.M. 10.11.1967. I manufatti sono stati realizzati tutti intorno gli archi dell’antico circo di Bovillae, a completamento di uno scempio iniziato in precedenza con la costruzione di una villetta usando gli archi come sostegno.
In aggiunta alle organizzazioni ambientaliste locali anche Legambiente Lazio compare come Parte Civile per difendere interessi diffusi, ad enfatizzare il danno compiuto al patrimonio archeologico-paesistico di Marino. Va sottolineato come all’epoca delle indagini preliminari nel 2015 il Comune di Marino con il Commissario viceprefetto Enza Caporale ritenne di non costituirsi come Parte Civile. Sembra assai diversa la posizione odierna dell’amministrazione comunale di Marino a guida Colizza che, comunque, non ha al momento potuto costituirsi essendo scaduti i termini. Un processo, questo dell’abuso presso il Circo di Bovillae, che potrebbe portare a gravi condanne per coloro che, soprattutto negli uffici tecnici di Marino, sembrerebbero aver favorito gli abusi.
Tra i cittadini e gli ambientalisti c’è grande attesa e si aspettano a Velletri per il 28 marzo parecchie persone, anche politici locali e regionali, a testimoniare l’importanza anche simbolica di questo dibattimento.
L’area del presunto abuso come si presenta oggi
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Ho assistito all’udienza odierna del processo e ringrazio, a nome di tutti i marinesi, il Cittadino Mauro Abate, che ha saputo esporre in modo dettagliato ed esauriente le malefatte degli imputati, senza lasciare alcuno spazio alla difesa. Un ringraziamento va anche a tutti coloro che hanno supportato le parti civili con la loro presenza.
E’ importante per capire se al Comune di Marino lavorano funzionari onesti o persone disposte a sostenere speculatori e palazzinari disonesti. E’ importante per capire se i cittadini di Marino hanno a cuore il loro patrimonio storico archeologico, o se sono ripiegati solo su se stessi e sui loro interessi di bottega. E’ importante per valutare la buona fede di tanti ambientalisti e capire se si tratta di ambientalismo della domenica o sincero amore per la difesa del loro territorio.
Davvero encomiabile la battaglia di alcune persone e comitati contro le speculazioni e gli abusi. Spero di esserci il 28 in tribunale per vedere che cosa farà il giudice.
Staremo a vedere quale sarà la partecipazione attiva dei nostri rappresentanti politici e del popolo marinese. E’ fondamentale dare un segnale di legalità, che manca da troppo tempo nel nostro territorio.