Ecocentro: ecco i possibili siti e la data di espressione di voto. I commenti dell’opposizione.

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Durante l’ultimo Consiglio Comunale del 5 dicembre scorso si è dibattuto con molto approfondimento il tema della decisione a riguardo della collocazione del nuovo Ecocentro nella pianura di Marino. L’Ecocentro è uno degli elementi indispensabili per l’attuazione del porta a porta, che verrà avviato nel 2018 sull’intero territorio Marinese, come da progetto esecutivo già approvato prima dalla Giunta nella scorsa estate e poi in Consiglio Comunale dalla maggioranza del M5S.

La road map disegnata e approvata dall’Amministrazione Comunale prevede tre incontri pubblici per spiegare “Cosa è un Ecocentro” e “Dove potrebbe essere collocato”, con le seguenti date:

  • Giovedì 28/12/2017 (ore 16.30-18.30), plesso scolastico Silvestri in via delle Molette snc a Castelluccia;
  • Giovedì 04/01/2018 (ore 16.30-18.30), plesso scolastico Primo Levi in via Palaverta 69 a Frattocchie;
  • Sabato 13/01/2018 (ore 10.00-12.00), plesso scolastico Vivaldi in via Prati snc a Santa Maria delle Mole.

Inoltre, per la fase decisionale, “i cittadini potranno esprimere la loro opinione” scegliendo tra le diverse opzioni di terreni presenti nel territorio sempre nel plesso scolastico Vivaldi di via Prati a Santa Maria delle Mole il 13 gennaio 2018, dopo lo svolgimento dell’ultimo incontro pubblico, dalle ore 12 alle 18. Infatti, sono quattro i punti di possibile collocazione dell’ecocentro già individuati dalla Giunta:

  1. a Cava dei Selci a ridosso di via Appia
  2. al km 1,5 su via Nettunense tra Castelluccia e Frattocchie
  3. in zona Mazzamagna (area Divino Amore)
  4. in fondo a viale della Repubblica, tra via Frassati e via Falcognana, zona Green House.

Fino a qui le decisioni della maggioranza oramai sancite in Consiglio Comunale.

Molto critiche le opposizioni su questa road map. Un comunicato diffuso alle redazioni e ai media locali evidenzia come si sarebbe preferito “l’attuazione dello strumento partecipativo del referendum, come da regolamento approvato in Consiglio comunale il 10 luglio scorso“. Questa è stata la richiesta presentata dai consiglieri di minoranza presenti al Consiglio Comunale del 5 dicembre scorso, ma la proposta è stata bocciata dalla maggioranza a favore della calendarizzazione degli incontri pubblici e espressione di voto descritta in precedenza.

L’opposizione ha così commentato, unitariamente, la bocciatura della proposta del referendum: “Ci sembrano date non inclusive, c’è il forte rischio di una scarsa partecipazione dei cittadini che invaliderebbe la consultazione nel suo concetto di base. Ci spiegate come possa essere possibile raggiungere i 25mila residenti dei territori interessati dall’econcentro in pochissimi giorni e per di più soltanto con lo strumento del sito istituzionale e dei manifesti?”

Dissenso è stato espresso dalla minoranza soprattutto su un passaggio della delibera proposta al Consiglio, dove viene specificato come “gli addetti alla raccolta delle manifestazioni di volontà dei cittadini residenti, potranno essere i consiglieri comunali o gli assessori. Una modalità di procedura non tollerabile che potrebbe inficiare la democraticità della consultazione” hanno ribadito nella nota gli esponenti della minoranza, sottolineando come nelle operazioni di voto sia tassativo che lo spoglio venga curato dalla parte amministrativa della macchina comunale e non da quella politica. “Auspichiamo vogliate ritirare la delibera così come formulata” ha rafforzato la minoranza.

Non crediamo – conclude la nota dell’opposizione – nello strumento di democrazia diretta proprio del Movimento 5 Stelle che individua un aspirante parlamentare su facebook anche con pochi click. Procedimento molto simile alla modalità di consultazione prevista dall’amministrazione, con la quale rischiamo che la vera volontà dei cittadini non venga registrata. Ed è proprio per tutelarli nei loro diritti che siamo favorevoli all’applicazione dello strumento puro del referendum il quale, oltre a garantire vera democraticità alla consultazione, raggiungerebbe realmente tutti i cittadini interessati, molti dei quali hanno già ampiamente manifestato volontà di approfondimento della tematica. Riscontriamo con rammarico, tuttavia, come l’amministrazione abbia bocciato la nostra richiesta, non ravvedendo in essa requisiti di accoglibilità, pur se lo statuto del referendum è stato da loro recentemente approvato“.

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