Il 18 Febbraio 2018 la giunta di Zingaretti, con una delibera all’ insaputa dei comuni coinvolti, ha istituito la creazione di un altro ATO ( ATO 6) staccando così dall’ATO 2 250 comuni. Immediata la reazione di molti Sindaci, tra cui il sindaco di Marino Colizza che ha sottolineato in un commento su FB come ancora una volta i cittadini dovrebbero pagare di tasca propria le scelte della giunta regionale, con una nuova e più alta tariffa per l’acqua.
L’opinione contraria praticamente di tutti i sindaci dell’ATO 2 è stata riassunta nella conferenza dei Sindaci riunitasi d’urgenza per analizzare gli effetti della delibera regionale, con una bocciatura e con l’avvio della procedura di annullamento in auto tutela, con ricorso al TAR, su questa decisione di Zingaretti.
La Conferenza dei Sindaci dell’Ato2 ha espresso la bocciatura dell’iniziativa di Zingaretti con la voce del Sindaco di Albano, Nicola Marini, che ha illustrato un documento, condiviso da altri Sindaci, sulle criticità’ e violazioni delle norme sul Sistema Idrico Integrato (SII), rendendo evidente in tutti i passaggi le ripercussioni negative che l’operazione avrebbe sulle casse comunali e sulla erogazione del servizio. I Sindaci hanno per questo chiesto la revoca delle Delibere della Giunta regionale (nn. 56, 129 e 152/2018) che hanno modificato l’ATO2 e creato il nuovo ATO6 ed hanno chiarito i motivi della loro contrarieta’ alla ridefinizione degli Ambiti territoriali ottimali (ATO), motivi di opportunita’ politica, di rispetto della normativa vigente, di valutazione delle ripercussioni sulle altre situazioni e dei rischi insiti in un simile precedente. Sempre i Sindaci hanno sottolineato che non vi e’ stato un confronto con la Regione, che non li ha coinvolti direttamente in un percorso condiviso, ma informati a decisione presa, agendo unilateralmente, senza sentire preventivamente gli Enti locali, compreso il Consiglio delle Autonomie Locali, i comitati e le associazioni, in difformita’ e in contrasto con le disposizioni in vigore su un bene primario pubblico, non privato, come l’acqua.
“E’ ancora piu’ grave – hanno dichiarato i Sindaci nella Conferenza – che una questione cosi’ complessa e che coinvolge interessi diffusi non sia stata demandata per competenza al Tavolo tecnico per la ripubblicizzazione del Sistema Idrico Integrato di ATO2, costituito a gennaio di quest’anno e operativo proprio sul tema dell’acqua e composto proprio dai Sindaci dello stesso ambito! La Giunta inoltre e’ intervenuta con un atto amministrativo, mentre la costituzione di un nuovo ambito deve avvenire per legge, con l’acquisizione del parere della Commissione consigliare”.
Per Zingaretti una grave battuta d’arresto su una decisione cha sa tanto di cattiva politica.
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Se ci fosse veramente la volontà da parte dei sindaci di riportare il Servizio Idrico in mano pubblica, voterebbero la procedura di “Recesso” senza dare la possibilità ad Acea di poter fare opposizione in merito. La verità vera, è che ci sono troppi interessi trasversali (vedi Roma Capitale) e anche fazioni politiche, pro-Acea, che fanno finta di discutere su tavoli tecnici, ma hanno solo la finalità di far rimanere le cose come stanno. Leggetevi la convenzione ed il Disciplinare Tecnico e poi ne riparliamo.
Partito Democratico……………………poveri noi…………..
sarebbe interessante farsi spiegare da qualche piddino la ratio di queste decisioni prese di nascosto, e senza ascoltare i rappresentanti dei Comuni coinvolti. Le decisioni non condivise, calate dall’alto, imposte, e non discusse con i destinatari, rappresentano uno schiaffo alla Democrazia e alla trasparenza; a questo ci ha abituato da anni il PD………con il silenzio complice dei suoi sostenitori e rappresentanti.
L’astro Zingaretti, in rampa di lancio per mirabili incarichi di respiro nazionale, farebbe bene a ripassare l’ABC della Democrazia, prima di lanciarsi in una avventura senza ritorno, che porterà lacrime e sangue non solo ai poveri e bistrattati Cittadini del Lazio, ma all’intero mondo italico. Immagina……recitava lo slogan Zingarettiano qualche annetto fa………..la realtà però supera ogni più negativa immaginazione.