In una nota il Comune di Marino ha anticipato la coraggiosa e innovativa introduzione di un ticket a pagamento per l’accesso all’area del centro storico dove si svolge tradizionalmente la Sagra dell’Uva. Ecco il dettaglio della comunicazione fornita da Palazzo Colonna in anteprima:
«Quest’anno si accederà all’evento previo pagamento di un ticket che potrà essere acquistato on line o presso punti vendita dislocati sul territorio. Inoltre vi saranno controlli agli accessi per impedire che vengano introdotte bottiglie e contenitori di vetro sia vuoti che pieni per evitare pericoli alla incolumità dei partecipanti. E’ volontà di questa Amministrazione valorizzare questa manifestazione giunta alla 94^ edizione come evento culturale e tradizionale oltre che per dare maggiore prestigio all’immagine della città di Marino.»
Se da un lato si evidenziano i primi commenti negativi, come ad esempio quello del segretario PD di Marino, un personaggio della vecchia politica locale, Sergio Ambrogiani che critica duramente la scelta definendola “una curiosa novità, che non condividiamo assolutamente e che, anzi, consideriamo dannosa per l’immagine di una festa storica e, soprattutto, aperta a tutti“, molteplici dall’altra parte sono i commenti favorevoli sui social network di molti cittadini che sostengono convintamente la scelta all’insegna del maggior controllo e della maggiore qualità complessiva dell’evento.
Infatti, non va dimenticato che proprio la maggiore qualità potrebbe incoraggiare il turismo familiare e ridurre drasticamente il fenomeno ad oggi irrisolto di giovani e giovanissimi partecipanti che, spesso già dall’arrivo, si mostrano ‘alticci’ se non addirittura completamente ubriachi, con tutto quello che ne consegue. Vedremo se questa e le altre contromisure immaginate quest’anno per innalzare il livello di sicurezza e di qualità complessiva della Sagra saranno davvero efficaci.
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Da residente nel centro storico: non mi piace per nulla l’idea di regolare gli accessi al paese con varchi e biglietto d’ingresso.
Non mi piace per nulla l’idea di dover essere costretto a mostrare i documenti o un badge ogni volta che entro e esco da casa, 2-3 volte al giorno.
Se mi capita di invitare qualcuno a casa mia proprio in quei giorni vorrei essere libero di farlo, come tutti gli altri giorni dell’anno, come nel 99,9% delle feste di paese a me note. E non dirgli “ricordatevi di pagare il biglietto”.
Non penso di dover essere tenuto a dovermi “qualificare” per rientrare a piedi a casa mia. Le scene di vomito, di gente che fa i suoi bisogni nei vicoli vicino casa, anche di chi soddisfa desideri sessuali, le ho viste a tutte le sagre. Se si vogliono ridurre tali episodi, in molti casi basterebbe aumentare il numero di bagni, le postazioni degli stessi e segnalarli.
Se il problema è la pulizia, basta impiegare più personale o, semplicemente, far rispettare il contratto alla Multiservizi durante tutto l’anno.
State certi che non pagherò e non mostrerò nessun documento a nessuno sconosciuto pagato per chiedermelo. E chi sarà invitato a casa mia farà altrettanto. Poi vi aggiornerò su come andranno le cose.
Lo spirito della sagra è nel lavoro per la coltivazione,la raccolta e la lavorazione dell’uva: la cosa interessante sarebbe vedere quanta ne viene raccolta nel nostro comune oggi e quanta negli anni precedenti. Perchè mi sa che ne rimane sempre di meno, specie se si continua a costruire, come a via quarto negroni, alle castagnole, sulla nettunense, etc.
Comunque, l’idea è talmente innovativa che mi ricorda il pezzo di Troisi e Benigni in “non ci resta che piangere”.
Dare una nuova impronta di civiltà e di “pulizia” alla nostra Città è un’azione meritoria che la nuova Amministrazione fa benissimo a perseguire. Sballarsi e ubriacarsi, disturbando il prossimo ed imbrattando il territorio e l’immagine di Marino è una cosa che non dobbiamo più permettere. Coloro che non sono d’accordo dovranno farsene una ragione.